Brigata Lambro

(205° e 206° Fanteria)

Costituita nell'aprile 1916:
il Comando di Brigata ed il 205° Reggimento, già formato fin dal 1° dicembre 1915, dal deposito del 7° Fanteria; il 206°, già costituito fin dal 1° gennaio 1916, dal deposito del 67° Fanteria.

ANNO 1916.

     La brigata è raccolta il 4 aprile fra Marostica e Nove di Brenta, ove permane fino al 22 per trasferirsi nella zona fra Asiago - Gallio - Lusiana e Crosara (34a divisione). Prima dell'offensiva austriaca nel Trentino i suoi riparti sono destinati alla dipendenza di altre unità ed agiscono staccati.
     Fin dal 6 maggio infatti otto sezioni mitragliatrici della "Lambro" sono ripartite fra i sottosettori nord e sud di Asiago.
     Il 12 la brigata invia il 205° alle Mandrielle a disposizione del sottosettore sud per i lavori di rafforzamento della prima linea e per la costruzione della nuova linea Tola del Vescovo - Bosco Sette - Val Carbonara. Il comando di brigata ed il 206° si trasferiscono intanto nei pressi di Ghertele per assumere i lavori della linea falde del Verena - fondo Val d'Assa - Bosco di Lungalaita - Costone del Dosso - Cima Manderiolo.
     Divampata l'offensiva nemica, i battaglioni della "Lambro" sono inviati isolatamente in differenti punti del settore di Asiago ove si battono accanitamente per arrestare l'invasore a Porta Manazzo, a cima Portule ed a Bocchetta di Portule (206°); a Castelletto ed a Brutta Bisa (205°); ma i loro sforzi non reggono alla superiorità numerica avversaria ed essi sono costretti a ripiegare gradualmente, riportando gravissime perdite fra caduti e dispersi (86 ufficiali e 3421 uomini di truppa). Il 27 maggio il 206° viene ritirato dalla linea ed inviato a Fontanelle per riorganizzarsi, mentre il 205° rimane in linea a Turcio fra la brigata Etna ed il 5° bersaglieri. Il 29 la brigata viene riunita fra Covolo e S. Caterina di Lusiana (28a divisione).
     Lo stesso giorno al 206° viene affidata la difesa del settore di M. Pau - M. Corno ed il 2 giugno, due battaglioni di questo reggimento servono di collegamento, nella zona M. Sunio - M. Pau, fra le truppe del X e quelle del XIV corpo d'armata.
     Il giorno successivo tutta la brigata passa alla dipendenza della 30a divisione; il 9 giugno riceve ordine di recarsi a Breganze, poi a Bassano e di lì proseguire per Poiana e Grisignano (24a divisione). In questa zona permane sino al 19 luglio attendendo febbrilmente a riordinarsi ed istruirsi.
     Il 20 luglio si trasferisce, per ferrovia, a S. Giovanni di Manzano, Buttrio e Cormons. Lo stesso giorno il 205° passa alla dipendenza della 45divisione e il 206° a quella della 11a divisione. Il 23 i due reggimenti vanno in linea: il 205° occupa il settore "Lenzuolo Bianco", il 206° il settore Oslavia - Peuma. Il 25 tutta la brigata torna alla dipendenza della 24a divisione. Il 2 agosto il 206° viene sostituito nel settore di Oslavia dalla brigata Abruzzi e tutta la "Lambro" viene riunita al "Lenzuolo Bianco", tra il torrente Peumica ed il Vallone dell'Acqua.
     Sferratasi la nostra offensiva, nella notte del 6, essa si schiera per ala: suo compito è quello di cooperare con la brigata Abruzzi alla conquista delle posizioni di q. 165, travolgere poi quello di q. 188 e di Dosso del Bosniaco estendendo l'attacco alle quote 130 e 138.
     Iniziata l'azione, il III/206° irrompe nelle trincee del "Lenzuolo Bianco", le sorpassa e punta verso la q. 188. Cadono, falciati dalla stessa mitragliatrice, il comandante del reggimento e quello del battaglione. L'avanzata prosegue; il battaglione, lasciata a sinistra la q. 188, occupa poggio 170 e tenta di prendere il Dosso del Bosniaco, ma ne è impedito dall'intensa reazione dei difensori coi quali impegna una violenta lotta corpo a corpo. Intanto il II/205° raggiunge e conquista la q. 188. Il 7, i battaglioni di rincalzo III/205° e I/206°, mentre sostengono i primi due, ne estendono la conquista, occupando Dosso del Bosniaco che era stato quasi raggiunto la sera del 6 dal II/206° chiamato anch'esso in azione. La vittoriosa azione, se costa alla brigata la perdita di 33 ufficiali e 1200 militari di truppa, offre in compenso la conquista di posizioni molto importtanti, la cattura di un migliaio di prigionieri e un ricco bottino di armi e munizioni. Lo stesso giorno 7, la "Lambro" e tutti i riparti operanti nel settore "Lenzuolo Bianco" passano alla dipendenza della 43a divisione.
     La "Lambro è scavalcata dalla "Etna" inviata ad occupare le antistanti posizioni di q. 165 e q. 138, e resta nei giorni 8 e 9 nelle linee conquistate per rafforzarle e per riaprire al transito la rotabile di Gorizia, intersecata e sconvolta da trincee e da camminamenti. Nella notte del 10 essa, che aveva fatto esprimere alle superiori autorità il suo desiderio di non essere lasciata in seconda linea, si avvicina all'Isonzo, ammassandosi a sud della confluenza del torrente Peumica ed improvvisando una passerella di circostanza sulla quale passa il fiume nella stessa notte del 10, col compito di occupare il margine tattico delle alture a nord est di Gorizia, verso Aisovizza e precisamente nella regione Cromberg, a sud del monte di S. Gabriele.
     La natura del terreno e le condizioni morali del nemico in rotta, permettono alla brigata d'iniziare la marcia su di una sola colonna per la strada Borgo Carinzia - Salcano - cimitero di Gorizia - S. Trojico - Damberg.
     All'altezza del cimitero anzidetto l'avanguardia è fatta segno a violento fuoco partente da S. Troijco, dal monte S. Gabriele e dal monte S. Daniele.
     La "Lambro" si schiera subito: l'avanguardia oltrepassa il cimitero e s'impegna, poco ad est di esso, col nemico che, se è scarso di numero, è fortemente trincerato; il grosso si dispone fra il cimitero e la stazione e resiste per tre giorni, in quella zona bassa e dominata, al fuoco di artiglieria proveniente dalle alture citate e a quello delle mitragliatrici annidate sul pendio boscoso di Castagnevizza. Contro queste posizioni è impiegata la brigata, il 14 agosto. L'eroico suo contegno è premiato colla medaglia d'argento al valor militare concessa ai due reggimenti.
     Nelle notti del 24 e del 25 è sostituita dalla "Sesia" ed inviata a riposo a Pri Fabrisu. Le due brigate si sostituiscono di nuovo nelle notti del 3, 4 e 5 settembre. In questo nuovo turno di linea i riparti della "Lambro" sono particolarmente attivi con invio di pattuglie e col compimento di qualche colpo di mano, come quello condotto nella notte del 14 dal plotone esploratori del 206° contro le posizioni di Casa Rossa. Nei giorni 17 e 18 la brigata ritorna a Pri Fabrisu rilevata in linea dalla "Etna".
     Il 5 ottobre, in vista di una nostra offensiva, è inviata a Gorizia, ma, sospesa l'azione, ritorna a Pri Fabrisu lasciando i battaglioni II e III del 205° a disposizione del comando della 48a divisione fino al giorno 9, alla quale data si trasferiscono anch'essi a riposo. L'azione è fissata per il 10 e i due battaglioni del 205° sono fatti ritornare a Gorizia e destinati in rincalzo della brigata Genova che agisce contro q. 95.
     Nei giorni 15 e 16 ottobre la "Lambro" sostituisce la "Genova" sul S. Marco nel tratto q. 102 - Casa Rossa - Casa Scoperchiata (48a divisione).
     Dopo un nuovo tentativo operato il 28 ottobre, la brigata partecipa, il 7 novembre, all'azione che la 48a divisione svolge per la conquista del tratto di fronte strada Aisovizza - Altura Cuore - Belpoggio - Casa Diruta - Casa Due Pini - q. 171.
     Ha in primo tempo il compito dimostrativo di trattenere il nemico che la fronteggia, cercando nel contempo di correggere l'andamento della nostra linea verso Casa Scoperchiata. Non appena però la "Taranto" avrà raggiunto colla sua destra la Casa Due Pini, la "Lambro" spingerà innanzi la propria sinistra, dapprima lungo il costone di q. 100 e poi sino a quello che si affaccia sul vallone di Cave ovest di S. Marco, assecondando però l'avanzata della "Taranto" verso le quote 171 e 200. Verso Casa Due Pini - q. 100 opera il III/206° che raggiunge il primo obbiettivo e lo contrasta fieramente al nemico, spingendo le sue pattuglie verso le quote 171 e 100 e rafforzandosi sulle posizioni conquistate. Il 5 e 6 novembre la brigata, sostituita dalla "Avellino", è inviata a riposo, dislocandosi col 205° a Subida e col 206° a Gorizia.
     Un attacco in forze operato dal nemico, il 14, contro le truppe della "Avellino" richiede l'intervento del 206° e di due battaglioni del 205°.
     Nei giorni 14, 15 e 16 questi riparti si accaniscono in una lotta furiosa sulla linea Case Due Pini - Albero della Vedetta che il nemico riesce a raggiungere, ma dalla quale è subito scacciato con perdite.
     Il 206° ha 18 ufficiali e 530 militari di truppa fuori combattimento, compresi i dispersi.
     Nei giorni 20 - 21 la brigata è inviata a Subida per riorganizzarsi e riposare.
     In vista di una nostra ripresa offensiva, il 3 dicembre il 206° viene trasportato in autocarri a Gorizia, seguito il 7 dal 205°, ma un nuovo rinvio dell'azione permette ai reggimenti di ritornare a Subida per continuare nel programma di allenamento iniziato. Nei giorni 21 e 22 dicembre ritorna a Gorizia il 206°, il 31 lo segue il 205°.               

ANNO 1917.

      La brigata è in linea: il 206° ha sostituito i reggimenti 224° e 227° sulla fronte Casa Diruta - Casa Rossa - q. 100 - q. 95. Il 205° è in riserva a Gorizia. A capo di otto giorni i reggimenti si sostituiscono nelle rispettive posizioni e per il 19 gennaio la "Lambro", rilevata dalla "Taranto", è inviata a riposo a Subida. Il 7 febbraio ritorna a Gorizia schierando in linea il 206°. Nei giorni 9 e 10, un violento attacco nemico induce le compagnie 5a e 7a del 206° all'abbandono di un tratto di trincea, rispettivamente nel saliente di Casa Due Pini ed a q. 102; la tenace resistenza durata fino al 14 e opposta dalle dette compagnie e da elementi del 205° chiamati in linea, consente soltanto di arrestare l'avanzata del nemico e di infliggergli gravi perdite. Casa Due Pini è ripresa fin dal giorno 11 da due plotoni arditi del 205°. Le nostre perdite ammontano a 9 ufficiali e 350 gregari.
     Sostituita in linea dal 28 febbraio al 3 marzo, la "Lambro" si porta ancora a Subida, ove inizia un nuovo periodo di istruzione e di allenamento. Il 4 maggio è richiamata in linea: lo stesso giorno sono inviati a Gorizia i battaglioni I e III del 206° ed il II/205°, che il 5 sono schierati nelle consuete posizioni.
     Il 6 raggiungono Gorizia gli altri battaglioni della brigata. Dopo una conveniente preparazione di artiglieria la "Lambro", rinforzata da un battaglione della "Tanaro", partecipa ad un'azione offensiva col compito di occupare il Monte S. Marco fra la strada di Aisovizza e quella di Ovcia - Draga sulla sinistra dell'Iscur, tentando altresì di spingersi verso est fino alla testata dell'Iscur stesso.
     Per l'assolvimento di tale compito il 205° deve inizialmente occupare la linea che da q. 227 scende a q. 85 ed a Cave sud, poi puntare contro i caposaldi delle quote 204 e 222 ed infine mirare all'occupazione di Kemperlisce; il 206° deve conquistare il tratto di costone comprendente Casa Diruta - q. 171 - q. 200 per cercarvi un fianco fortificato fronte a nord e ad est, da servire come base per la progressiva conquista della zona collinosa S. Marco - Stara Gora - Paskonisce, di cui è incaricata la 48a divisione.
     Il giorno 14 maggio, cessata la preparazione di artiglieria, il III/206° si lancia contro le quote 200 nord e sud, mentre il II/206° raggiunge Case Due Pini, Dosso del Palo, q. 171. Intanto i battaglioni I e III del 205° raggiungono, rispettivamente, q. 200 nord e le case di q. 100. Nei giorni 15 e 16 essi si rafforzano sulle posizioni conquistate e respingono ripetuti contrattacchi. Alla sera del 16 e 17 i battaglioni della "Lambro", meno il II/205° che rimane in linea, sono inviati a Villanova di M. Fortin per riordinarsi. Le perdite della brigata, che col suo contegno è stata all'altezza del suo passato, sono di 38 ufficiali e 1618 militari di truppa.
     Dopo tale operazione la "Lambro" passa alla temporanea dipendenza della 11a divisione e si sposta, il 20, nella zona fra Cormons, Capriva, Moraro e Pradis. Negli ultimi giorni di maggio è in linea nelle consuete posizioni del S. Marco, ritornando alla 48a divisione.
     Nella notte sul 3 giugno il nemico, previo breve ma violento tiro di artiglieria, attacca Dosso del palo, mentre i battaglioni II/205° e I/206° stanno effettuando la reciproca sostituzione. La crisi del momento e la veemenza dell'attacco permette al nemico d'infiltrarsi nella Valletta ad est del Boscone e di occupare una nostra trincea, fra Casa Rossa e q. 100, nonostante la reazione dei difensori. Il tempestivo accorrere dei rincalzi arresta ogni ulteriore progresso dell'avversario che è ricacciato in parte, colla cattura di tre ufficiali, di una quarantina di uomini e di una mitragliatrice.
     Alla sera dello stesso giorno 3 un nostro contrattacco ricaccia gli austriaci dalle nostre posizioni ancora in loro possesso, posizioni che vengono subito rafforzate.
     Nei giorni 4 e 5 essi ritentano l'avanzata, ma sono sempre respinti. Il 23 la brigata, sostituita dalla "Taranto", è inviata a riposo fra Pradis e Pubrida. Nei giorni 6, 7 e 8 agosto ritorna in linea sul S. Marco per sostituire la "Re". Durante la battaglia della Bainsizza, la "Lambro" ha il compito della conquista del S. Marco, nel tratto compreso fra le quote 200 e 227 per raggiungere poi gli obbiettivi compresi tra le quote 171, 183, 204 e Cave sud. La sua azione è improntata quasi agli stessi criteri già stabiliti per l'offensiva del maggio. Essa agisce su due colonne: la principale (I/205° e I/206°) deve, in primo tempo, puntare colla sinistra verso le quote 200 e colla destra verso la parte centrale del costone che dalla citata quota scende a Cave ovest, e poi dirigersi su q. 227 avvolgendola da nord; la colonna secondaria (II/205° e due plotoni arditi) deve salire di sorpresa sul costone di Casa Bassa e di quì tendere verso la q. 227 avvolgendola a sud. Il 19 agosto, nell'ora fissata per lo scatto, il I/206° raggiunge e supera la q. 200 nord, mentre il I/205° occupa la q. 200 ovest catturandone il presidio: il II/205°, oltrepassata la prima linea avversaria, tende alle Cave ovest.
     Il nemico reagisce a tenta ricacciare i battaglioni che, pur avendo subito gravi perdite, resistono e premono per l'ulteriore avanzata verso la quota 200 sud, ove è chiamato ad agire anche il III/206°. Essi ritentano più volte gli attacchi e subiscono perdite sì gravi (ufficiali 33, truppa 827) da rendere consigliabile la loro sostituzione. Difatti il 206° è rilevato dal 3° fanteria. Il II/205°, stremato anch'esso di forze, è attaccato il 20 a Casa Bassa e deve ripiegare nella trincea di partenza, mentre il I/205° si accanisce sulle falde di q. 200 ovest. Alle precedenti perdite si aggiungono quelle di 8 ufficiali e 200 gregari. Anche il 205° è sostituito dal 4° reggimento ed il 22 tutta la brigata è inviata a Villanova Iudrio (13a divisione) per spostarsi il 24 nella zona Vencò - Ruttars.
     Il 29 è trasferita prima a Slavnico e poi il 30 a Globna e Descla, passando a far parte della 64a divisione e sostituendo, il 31, la "Potenza" sulla linea Koprivsce - Okroglo (49a divisione). Il 14 settembre la brigata tenta, con piccole operazioni, l'occupazione della linea q. 814 - Okroglo - costone di q. 725, che riesce solo parzialmente poichè, mentre la colonna di destra occupa la q. 725, quella di sinistra, vivamente ostacolata e sorpresa all'alba, deve ripiegare nella trincea di partenza. Nei giorni successivi e fino al 15 i riparti tentano il raggiungimento degli altri due obbiettivi, ma riescono soltanto ad avvicinarsi di molto, poichè il nemico ne contrasta tenacemente la conquista. La sera del 17 settembre la brigata ritenta l'occupazione di q. 814 col compito di avvolgere la sommità dell'altura nel tratto compreso tra le curve 800 e 775. Opera il 206° rinforzato dal III/205°; il I/205° è in rincalzo. Sferrato l'attacco, la colonna di destra (III/206°) raggiunge il cocuzzolo sud di q. 814, mentre le altre due colonne procedono più lentamente poichè più esposte al tiro.
     L'obbiettivo non è raggiunto ma gli attaccanti lo serrano molto da vicino coi successivi progressi fatti nei giorni 18 e 19. Il 20 i reggimenti si sostituiscono sulle posizioni conquistate: il 206° si porta lungo il versante dell'Avscek, quale riserva divisionale, il 205° continua nell'opera di rafforzamento.
     Il 26 due reparti arditi del 205° si avvicinano di sorpresa alla q. 814, ma il nemico, vigilante, ne infrange il tentativo. Il 1° ottobre, il 205° è sostituito in linea dal 220° e si reca a Vrh, meno il III battaglione che resta in posizione a Koprivsce.
     Le perdite di questa azione ammontano a 12 ufficiali e 666 gregari.
     L'attacco della q. 814 è ripreso il giorno 8 ottobre: della brigata Lambro, concorre il III/206° che fin dal 5 è dislocato presso Hovca: gli altri due battaglioni sono dislocati il 7 nella valletta di Zablje in riserva. L'azione è ostacolata da un contrattacco nemico e la brigata il 9 ripassa in prima linea da Koprivsce - q. 814 a Vrhovec. Il 10, ristabilita la situazione, due battaglioni del 206° sono ritirati dalla linea e dislocati ai molini di Avscek, l'11 è ritirato anche il terzo battaglione.
     Il 24 ottobre, inizio dell'offensiva austro-tedesca, la brigata Lambro assume la seguente dislocazione: il 205° schiera un battaglione presso Hovca e due sull'altipiano di Vrh a disposizione del comando del corpo d'armata; il 206° ha due battaglioni in linea fra Na Gradu ed Avscek ed uno in riserva ad ovest dei molini di Avscek. Dopo i primi attacchi del nemico, svoltisi con alterna vicenda in corrispondenza della valletta di Koprivsce, ed in relazione agli eventi delle unità laterali, la brigata inizia il ripiegamento. Il III/205° da Hovca si ritira su Loga e Canale; il 206° deve mantenere le posizioni di Na Gradu - Leupa - q. 206. Il 25 la "Lambro", dopo aver sostenuto un accanito combattimento presso i molini di Avscek, ripiega dietro lo Jelenik.
     Il 26 ripassa l'Isonzo a Plava, il 27 per Prepotto raggiunge Orsaria e poi il Torre e di quì un suo battaglione è inviato a Paparotti per guardare il fascio stradale che vi affluisce e per proteggere il fianco della 49a divisione schierata sul Torre. Il 30 resiste ancora sulla linea: S. Maria di Sclaunicco - Lestizza. Il 31 passa il Tagliamento al ponte di Madrisio e si porta a Bolzano; il 1° novembre raggiunge Giai. Dopo successiva resistenza sulla Livenza e sul Monticano, l'8 novembre gli elementi della "Lambro" passano il Piave a Ponte della Priula e si riuniscono a Volpago. Il 21 giungono a Badia Polesine ove, il giorno successivo, la brigata viene disciolta.   

 

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

 Alle Bandiere della Brigata Lambro (205°, 206° Fanteria):

      “Per l'impeto travolgente e l'indomito coraggio con cui spezzarono l'accanita resistenza avversaria a quota 188 di Oslavia; per il largo tributo di sangue versato e per l'incrollabile tenacia con cui proseguirono all'avanzata oltre l'Isonzo e combatterono aspramente al Cimitero di Gorizia. Per la costanza ed il valore dimostrati durante i lunghi mesi nei quali tennero fieramente le posizioni di S. Marco (Quota 108 di Oslavia e Cimitero di Gorizia, 6 - 10 agosto 1916; S. Marco, settembre 1916 - luglio 1917)".

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 86).

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
205° Reggimento Fanteria.
1 Capitano *Costabile Osvaldo  Tramonti In prigionia 24-05-1916
2 Id. Franciosa Vincenzo (disp.) Volturino Altopiano di Asiago 08-06-1916
3 Id. Frignani Domenico Monteveglio Peuma 08-08-1916
4 Id. Lalli Leopoldo (disp.) Montemitro Costesin 21-05-1916
5 Tenente Bagnoli Augusto Fucecchio Q. 188, Oslavia 06-08-1916
6 Id. Barba Luigi Teramo Osp. d. c. 138, 21-08-1917
7 Id. De Maio Gennaro Cantalupo del Sannio Q. 95, S. Marco 14-10-1916
8 Id. Gè Pierino Montù Beccaria Q. 102, S. Marco 01-03-1917
9 Id. Masazza Pietro Milano 30a Sez. San. 28-05-1916
10 Id. Nicotera Domenico Nicastro M. S. Marco 19-08-1917
11 Id. Talanti Aldo Firenze Id. 14-05-1917
12 Id. Turini Vincenzo Montevarchi Dosso del Palo 05-06-1917
13 S. Ten. Brugnatelli Cesare (disp.) Milano Altopiano di Asiago 31-05-1916
14 Id. Cesari Luigi Castiglione d'Adda M. S. Marco 16-05-1917
15 Id. *Corradi Arturo Ancona Osp. mil., Milano 08-11-1916
16 Id. Costa Aldo Terni Costesin 21-05-1916
17 Id. Fontana Giuseppe (disp.) Montecchio Altopiano di Asiago 08-06-1916
18 Id. Frasca Luigi (disp.) Aquilonia Costesin 21-05-1916
19 Id. *Fulle Alessandro Genova In prigionia 07-06-1916
20 Id. Marando Tommaso (disp.) Ardore Altopiano di Asiago 08-06-1916
21 Id. Mattioni Paolo Laveno Costesin 20-03-1916
22 Id. Mazucchelli Pier Silvio Castana Osp. d. c. 219, 19-06-1917
23 Id. Migliorini Aldo Venezia Castagnevizza 08-09-1916
24 Id. Morpurgo Marcello Milano M. S. Marco 15-05-1917
25 Id. Mossina Armando Guastalla Pendici S. Marco 08-06-1916
26 Id. Parisi Antonio Reggio Calabria M. S. Marco 03-06-1917
27 Id. Robecchi Guido Milano Osp. d. c. 130, 10-09-1916
28 Id. Santoro Alfredo Bologna Q. 188, Oslavia 07-08-1916
29 Id. Solerio Antonio Casale Monferrato Id. 06-08-1916
30 Id. Tavecchio Carlo Milano Casa Scoperchiata 15-10-1916
31 Id. Vernizzi Umberto (disp.) Piedimonte d'Alife Costesin 20-05-1916
32 Id. Vetere Gennaro Napoli Pressi di Granezza 08-06-1916
33 Aspir. Baroni Carlo Russi M. S. Marco 17-02-1917
34 Id. Basile Achille Milano Q. 646, Altopiano della Bainsizza 24-10-1917
35 Id. Bronzino Nicola Grassano Osp. d. c. 198, 23-08-1917
36 Id. Butta Francesco (disp.) Bergamo M. S. Marco 20-08-1917
37 Id. Fraterli Decio Piediluco Id. 19-08-1917
38 Id. Galbiati Emilio Canonica d'Adda Osp. chir. n° 2, 05-06-1917
39 Id. Leone Giuseppe Monforte S. Giorgio M. S. Marco 03-06-1917
40 Id. Necade Giovanni Battista Alba Gorizia 15-09-1916
41 Id. Pelagalli Emilio Ficano Osp. d. c. 158, 01-06-1917
42 Id. Prada Giovanni Battista Creviglio M. S. Marco 14-05-1917
43 Id. Villa Achille Lomazzo Id. 01-03-1917
206° Reggimento Fanteria.
1 Ten. Col. Lace Ettore Andorno Q. 188, Oslavia 06-08-1916
2 Id. Pettiti Eugenio Torino Id.
3 Maggiore *Boschetti Erasmo Castiglione delle Stiviere Osp. di Udine 03-12-1916
4 Id. Carroccio Alessandro Torino M. S. Marco 15-05-1917
5 Capitano Beghelli Vito Bentivoglio Osp. d. c. 060, 09-08-1916
6 Id. *Paolicchi Ivo Pisa Osp. Pisa 18-02-1917
7 Id. Galluzzi Enrico Ancona M. S. Marco 14-06-1917
8 Id. *Mesina Angelo Nuoro In prigionia 26-05-1916
9 Id. Mininni Nicola Bari M. S. Marco 19-08-1917
10 Id. Pace Vito (disp.) Noci Altopiano di Asiago 26-05-1916
11 Id. *Simula Antonio Cagliari In prigionia 24-05-1916
12 Id. Steffanoni Luigi Milano S. Gabriele 04-09-1917
13 S. Ten. Achille Nicola (disp.) Bari M. S. Marco 15-05-1917
14 Id. Alì Gesualdo Caltagirone Gorizia 11-08-1916
15 Id. Biancorosso Annibale Cammarata Q. 188, Oslavia 06-08-1916
16 Id. Calvo Pietro Lesina Osp. d. c. 106, 08-08-1916
17 Id. Carlei Luigi S. Severina Osp. d. c. 042, 11-06-1916
18 Id. *Chiappa Vitale Pettinengo Amb. chir. d'arm. n°1, 07-12-1916
19 Id. Cialente Domenico Vallo della Lucania M. S. Marco 19-08-1917
20 Id. Cucci Fausto Alberobello Id.
21 Id. Fanni Cesare (disp.) Guspini Id.
22 Id. Fiocca Luigi Castel di Sangro Q. 188, Oslavia 07-08-1916
23 Id. Fratta Bruno Pracchia Castagnevizza 10-09-1916
24 Id. Gallanti Giuseppe Pasquale Taino Osp. d. c. 158, 15-11-1916
25 Id. Goggi Guido Varese M. S. Marco 14-05-1917
26 Id. Manzini Manlio Venezia Gorizia 06-08-1916
27 Id. *Mensitieri Edoardo Napoli In prigionia 24-06-1916
28 Id. Pacetto Guglielmo Scicli M. S. Marco 14-05-1917
29 Id. Paietta Baldassare Angera Q. 814, Hum 17-09-1917
30 Id. Perino Virgilio Novara M. S. Marco 16-05-1917
31 Id. Roveroni Regolo Stienta Osp. d. c. 231, 19-11-1916
32 Id. Torri Pietro Rovato Osp. d. c. 43, 12-08-1916
33 Id. Troisi Alberto (disp.) Taranto Oslavia 14-09-1916
34 Id. Valussi Mario S. Giovanni di Manzano Osp. d. c. 158, 29-10-1916
35 Id. *Zangrandi Lazzaro Milano In prigionia 14-09-1916
36 Aspir. Casavecchia Ivele Spezia M. S. Marco 13-02-1917
37 Id. Fracassi Filippo Casirate d'Adda Q. 814, Hum 19-09-1917
38 Id. Magliano Pietro Torino Q. 100, S. Marco 13-02-1917
39 Id. Marinelli Angelo Mantova M. S. Marco 14-05-1917
40 Id. Morana Giovanni Scicli Id. 12-02-1917
41 Id. Pepe Marco (disp.) Canelli Id. 19-08-1917
42 Id. Pepolosi Giuseppe Viadana Q. 814, Hum 04-09-1917
43 Id. Pernigotti Giulio Mele M. S. Marco 18-08-1917
44 Id. Pulselli Urbano Rapolano Q. 814, Hum 04-09-1917
45 Id. Salvadori Dante Badia Polesine M. S. Marco 14-05-1917
46 Id. Vozzi Arduino Roma S. Gabriele 04-09-1917
Ufficiali morti per malattia.
1 S. Ten. Gentile Luigi Siracusa Osp. d. c. 104, 08-11-1916
 

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

 

206° REGGIMENTO FANTERIA.

     Caporale Maggiore BONOMI GIOVANNI, da Como:

     "Alla testa di un gruppo di animosi, per primo si slanciava contro una caverna il cui imbocco era difeso da una mitragliatrice. Uccisi i mitraglieri austriaci, intimava agli altri la resa, catturando così 5 ufficiali, 125 soldati e 2 mitragliatrici. Poco dopo, in un attacco, cadeva ferito mortalmente. "Avanti, Savoia" furono le ultime sue parole. - Oslavia, 6 agosto 1916".

(Boll. Uff., anno 1916, disp. 101).

     Maggiore BOSCHETTI ERASMO, da Castiglione delle Stiviere (Mantova):

     "Duante un aspro combattimento, portatosi in testa al suo battaglione, incorava i soldati ad attraversare un passaggio intensamente battuto dal fuoco avversario, dando loro esempio del più calmo e sereno sprezzo del pericolo, ed esponendosi per primo alle offese del nemico. Ferito gravemente una prima volta, perseverava nella sua eroica condotta nascondendo a tutti, con volto sereno, le sue sofferenze, finchè un terzo più grave colpo, mettendolo quasi in fine di vita, lo obbligava a lasciare suo malgrado il combattimento. Spirava pochi giorni dopo in un ospedale, rivolgendo il suo pensiero alla patria. - Casa due Pini di San Marco (Gorizia), 14 novembre 1916".

 (Boll. Uff., anno 1917, disp. 67).

     Maggiore CARROCCIO ALESSANDRO, da Torino:
     "Splendida figura di soldato e di condottiero, con l'incrollabile attività preparava l'azione che era diventata il suo sogno più caro, e che più tardi dirigeva con singolare perizia e mirabile ardimento. Riconosciuti personalmente i varchi nel reticolato nemico, alla testa del proprio battaglione, fra l'infuriare del violento fuoco avversario, si slanciava per ben cinque volte all'assalto, fulgido esempio di valore e di sublime sprezzo del pericolo, finchè venne colpito a morte, chiudendo gloriosamente una vita tutta consacrata alla patria. - San Marco di Gorizia, 14 - 15 maggio 1917".

 (Boll. Uff., anno 1917, disp. 67).

MILITARI DECORATI CON L'ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

205° REGGIMENTO FANTERIA.

     BOGNONI DONATO, colonnello - cavaliere - Gorizia, 6 - 9 agosto 1916.

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO.

205° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 33 - Truppa, n. 4.

206° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 33 - Truppa, n. 29.

MEDAGLIA DI BRONZO.

205° Regg. Fanteria, n. 57 - 206° Regg. Fanteria, n. 65.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

Col brig. DE ANTONIO Carlo, dall'aprile al 25 maggio 1916.
Magg. gen. GRAZIOLI Francesco, dal 26 maggio 1916 al 10 maggio 1917.
Col. brig. ROGNONI Donato, dal 12 maggio al 21 ottobre 1917.

COMANDANTI DEL 205° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello ROGNONI Donato, dall'aprile 1916 all'11 maggio 1917. 
Ten. colonnello ROSSI Alberto, dal 12 maggio al 22 giugno 1917.
Ten. colonnello LISCIARELLI Alessandro, dal 23 giugno al novembre 1917.  

COMANDANTI DEL 206° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello COTTONE Dante, dall'aprile al 22 maggio 1916 (Prigioniero).
Ten. colonnello LACE Ettore, dal maggio al 6 agosto 1916 (caduto sul campo).
Colonnello SILVESTRI Tullio, dal 19 agosto 1916 al 3 maggio 1917.
Colonnello TENTORI Annibale, dal 1° giugno al 5 settembre 1917.
Ten. colonnello GORIN Riccardo, dal 13 settembre al 22 novembre 1917.

 
 
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE.
205° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione.
Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Giamperini Raffaele 11/12/15 21/05/16 Prigioniero.
Id. Brizzi Eugenio 03/07/16 01/09/16  
Id. Russo Luigi 06/11/16 30/09/17  
II° battaglione.
Ten. Col. De Angelis Pasquale 11/12/15 22/06/16  
Maggiore Ferrando Giovanni 06/11/16 22/07/17  
Id. Mugellini Enrico 23/07/17 21/11/17  
III° battaglione.
Maggiore Cunietti Alessandro 11/12/15 21/05/16 Prigioniero.
Ten. Col. Stuto Giuseppe 11/06/16 15/05/17 Ferito.
Id. Bentivoglio D'Aragona Filippo 25/08/17 21/11/17  
IV battaglione.
Capitano Ricciotti Giovanni 27/03/17 21/06/17  
202° REGGIMENTO FANTERIA.
I° battaglione.
Ten. Col. Pettiti Eugenio 01/01/16 06/08/16 Caduto sul campo.
Maggiore Fossati Reyneri Carlo 17/08/16 04/09/16  
Capitano Olivero Vincenzo 05/09/16 02/10/16  
Maggiore Boschetti Erasmo 03/10/16 03/12/16 Caduto sul campo.
Id. Bruna Carlo 04/12/16 08/09/17 Ferito.
II° battaglione.
Maggiore Gleijeses Carlo 01/01/16 30/04/16  
Id. Brizzi Eugenio 01/06/16 02/07/16  
Capitano Provenzano Alfredo 07/09/16 02/01/17  
Ten. Col. Cappato Filippo 03/01/17 14/09/17  
Capitano Lillo Nunzio 15/09/17 25/10/17 Prigioniero.
III° battaglione.
Maggiore Siliprandi Dante 01/01/16 10/08/16 Ferito.
Id. Carroccio Alessandro 11/08/16 15/05/17 Caduto sul campo.
Id. Viano Federico 16/06/17 05/08/17  
Capitano Fiumara Rosario 06/08/17 03/10/17 Prigioniero.
 

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1916

Dal 12 maggio all'8 giugno (Sottosettore Casare Mandrielle [Tola del Vescovo - Bosco Sette - Val Carbonara] - Settore del Ghertele [Falde sel Verena - Fondo Val d'Assa - Bosco di Lungalaita - Costone del Dosso - Cima Manderiolo] - Offensiva austriaca [Porta Manazzo - Cima Portule - Bocchetta di Portule - Castelletto - Brutta Bisa] - Turcio - Piazza - Fontanelle - Covolo - S. Caterina di Lusiana - Difesa del Settore M. Pau - M. Corno - Marziele).

Dal 23 luglio al 24 agosto (Settore Lenzuolo Bianco - Settore Oslavia - Peuma - 6a Battaglia dell'Isonzo [Q. 188 - Poggio 170 - Dosso del Bosniaco - Passaggio dell'Isonzo - Borgo Carinzia - Salcano - Cimitero di Gorizia - S. Trojico - Castagnevizza]).

Dal 4 al 18 settembre (Zona di Gorizia [Torrente Corno - Trincerone - Q. 165 - Val di Rose - Pendio N. E. di q. 174 - Casa Rossa]).

Dal 15 ottobre al 5 novembre (Settore S. Marco [Q. 102 - Casa Rossa - Casa Scoperchiata] - Azione su altura "Cuore" - Belpoggio - Casa Diruta - Casa Due Pini - Q. 100).

Dal 14 al 21 novembre (Settore S. Marco - Attacco nemico contro le trincee di Casa Diruta - Casa Due Pini - Albero della Vedetta).

 Anno 1917

Dal 1° al 18 gennaio (Zona di Gorizia - Settore di S. Marco [Case di q. 100 - Casa Diruta - Casa Rossa - Q. 95]).

Dal 7 febbraio al 2 marzo (Zona di Gorizia - Settore di S. Marco [Casa Due Pini - Q. 102 - Casa della Trincea - Casa Rossa - Casa Diruta - Casa Bruciata - Case di q. 100 - Q. 95]).

Dal 6 al 17 maggio (Zona di Gorizia - Settore di S. Marco [Case di q. 100 - Casa Rossa - Casa a Fasce - Casa Diruta - Casa Due Pini]).

Dal 29 maggio al 22 giugno (Zona di Gorizia - Settore di S. Marco [Casa a Fasce - Dosso del Palo - Boscone - Linea lungo la ferrovia di Oveia Draga - Casa Rossa - Case di q. 100 - Casa Diruta]).

Dal 6 al 21 agosto (Zona di Gorizia - Settore di S. Marco [Dosso del Palo - Boscone - Dossetto - Casa Scoperchiata - Casa delle Rose - Casa Due Pini - Case di q. 100 - Casa Rossa]).

Dal 31 agosto al 23 ottobre (Altopiano della Bainsizza [Linea Koprivsce - Okroglo] - Zablie - Hum - Hovca - Vrhcovec - Altopiano di Vrh - Na Gradu - Avscek).

Dal 24 ottobre al 7 novembre (Operazioni di Ripiegamento:[Loga - Canale - Na Gradu - Leupa - Q. 206 - Molini di Avscek - Pendici M. Jelenik] - Passaggio dell'Isonzo [Plava] - Prepotto - Orsaria - Linea destra del Torre - S. Maria di Sclaunicco - Tagliamento [Ponte di Madrisio] - Bolzano - Giai - Livenza - Monticano - Piave [Ponte della Priula]).

 Anno 1916

 Dal 4 aprile all'11 maggio (Marostica - Nove di Brenta. Trasferimento nella zona: Asiago - Gallio - Lusiana - Crosara).

Dal 9 giugno al 23 luglio (Trasferimento: Bassano - Poiana - Grisignano. Trasferimento: S. Giovanni di Manzano - Buttrio - Cormons - Bivio Sonesenchia).

Dal 25 agosto al 3 settembre (Pri Fabrisu).

Dal 19 settembre al 14 ottobre (Pri Fabrisu - Gorizia).

Dal 6 al 13 novembre (Subida - Gorizia).

Dal 22 novembre al 31 dicembre (Subida - Gorizia).

 

 

 

 

 

 

 

 

 Anno 1917

Dal 19 gennaio al 6 febbraio (Subida).

Dal 3 marzo al 5 maggio (Subida - Cormons).

Dal 18 al 28 maggio (Villanova di M. Fortin - Cormons - Capriva - Moraro - Pradis).

Dal 23 giugno al 5 agosto (Pradis - Pubrida).

Dal 22 al 30 agosto (Pubrida - Villanova Iudrio - Venco - Ruttars - Slavnico - Globna - Descla).

Dall'8 al 22 novembre (Volpago - Badia Polesine).

  

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1916

2

12

5

15

Anno 1917

6

11

4

11

TOTALI Mesi 8 e giorni 23 Mesi 9 e giorni 26
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 205° REGGIMENTO 206° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1916

Sottosettore Casare Mandrielle [Tola del Vescovo - Bosco Sette - Val Carbonara] - Settore del Ghertele [Falde del Verena - Fondo Val d'Assa - Bosco di Lungalaita - Costone del Dosso - Cima Manderiolo] - Offensiva austriaca [Porta Manazzo - Cima Portule - Bocchetta di Portule - Castelletto - Brutta Bisa] - Turcio - Piazza - Fontanelle - Covolo - S. Caterina di Lusiana - Difesa del Settore M. Pau - M. Corno - Marziale (12 maggio - 8 giugno)

12

11

27

48

135

1318

2

16

38

84

373

1690

Settore Lenzuolo Bianco - Settore Oslavia - Peuma - 6a battaglia dell'Isonzo [Q. 188 - Poggio 170 - Dosso del Bosniaco - Passaggio dell'Isonzo - Borgo Carinzia - Salcano - Cimitero di Gorizia - S. Trojico - Castagnevizza] (23 luglio - 24 agosto)

4

11

/

126

641

87

9

27

1

107

710

173

Zona di Gorizia (Torrente Corno - Trincerone - Q. 165 - Val di Rose - Pendio N. E. di q. 174 - Colpo di mano su Casa Rossa) (4 - 18 settembre)

3

2

/

21

135

/

2

3

/

12

87

46

Zona di Gorizia (8 - 14 ottobre)

1

1

/

4

31

2

/

/

/

3

8

/

Settore di S. Marco (Q. 102 - Casa Rossa - Casa Scoperchiata) - Azione su altura "Cuore" - Belpoggio - Casa Diruta - Casa Due Pini - Q. 100 (15 ottobre - 5 novembre)

1

/

/

65

155

1

1

4

1

68

267

51

Settore S. Marco - Attacco nemico contro le trincee di Casa Diruta - Casa Due Pini - Albero della Vedetta (14 - 21 novembre)

/

1

/

9

55

3

2

15

/

226

257

35

Totale anno 1916 21 26 27 273 1152 1411 16 65 40 500 1702 1995
 
1917

Zona di Gorizia - Settore di S. Marco [Case di q. 100 - Casa Diruta . Casa Rossa - Q. 95 - Casa Bruciata - Casa a Fasce - Casa Due Pini - Q. 102] - Azioni per l'occupazione di M. S. Marco [QQ. 171 - 200 nord e sud - Dosso del Palo - QQ. 227 - 185 - Cave sud - QQ. 204 - 222 - Casa Bassa] (1° gennaio - 21 agosto)

18

47

11

248

1357

713

17

35

12

224

1173

1094

Altopiano della Bainsizza [linea Koprivsce - Okroglo] - Zablie - Hum - Attacchi contro le qq. 725 - 814 - Altopiano di Vhr (31 agosto - 23 ottobre)

/

5

/

38

228

2

6

11

/

55

504

112

Operazioni di ripiegamento: Loga - Canale - Na Gradu - Leupa - Q. 206 - Molini di Avscek - Pendici M. Jelenik - Passaggio dell'Isonzo [Plava] - Prepotto - Orsaria - Linea destra del Torre - S. Maria di Sclaunicco - Tagliamento [Ponte di Madrisio] - Bolzano - Giai - Livenza - Monticano - Piave (24 ottobre - 7 novembre)(a)

1

/

6

/

/

417

/

/

25

/

/

1067

Totale anno 1917

19

52

17 286 1585 1132 23 46 37 279 1667 2278
 (1) Questi dati possono ritenersi i più vicini alla realtà perchè desunti dal prospetto numerico presentato alla commissione d'inchiesta di cui al R. D. 12 gennaio 1918 n. 35.
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1916

21

26

27

273

1152

1411

16

65

40

500

1702

1995

Anno 1917

19

52

17

286

1585

1132

23

46

37

279

1667

2273

TOTALE GENERALE 40 78 44 559 2737 2543 39 111 77 779 3369 4268

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