Click dal fronte

Fra le tante prime volte della Prima Guerra Mondiale spicca la fotografia, uno degli strumenti più efficaci per rivelare le atrocità del fronte e dai molteplici utilizzi, comunicativi e non solo.

L'uso del nuovo mezzo, inventato nella prima metà dell'Ottocento e perfezionato nei decenni precedenti la guerra, è influenzato notevolmente dalla propaganda di guerra (almeno in Italia). Una propaganda che nel caso delle istantanee diviene ancora più autentica perchè legata a scene indubbiamente reali, che non lasciano neppure il minimo beneficio d'inventario al fruitore sulla realtà delle scene. Ma già prima del 1915 (prima quindi della dichiarazione ufficiale d'entrata in guerra dello stato italiano), ufficiali informatori effettuano ricognizioni in incognito nelle nazioni confinanti per esaminare il terreno e riconoscere sulla carta le vie di comunicazione. Insomma, in poche parole, per studiare il nemico e gli aspetti essenziali ai fini della condotta delle operazioni belliche.

Per quanto riguarda la strumentazione, i teleobiettivi disponibili già da fine Ottocento consentono da 100 a 400 ingrandimenti e possono superare i due metri di lunghezza, oltre ad essere smontati e rimontati agevolmente nelle zone più impervie ad alta quota. All'epoca dell'ingresso effettivo dell'Italia in guerra (maggio 1915), per le riprese fotografiche l'esercito italiano può contare su tre squadre fotografiche da campagna, a disposizione del Comando Supremo, della 2° Armata e della 3° (una a testa). Ogni squadra dispone di un'autovettura ed è formata da un ufficiale comandante, un conduttore e un meccanico. Sono inoltre operative altre squadre, mobilitate in scenari particolari, come in montagna, presso le Sezioni Aerostatiche e così via. Nel 1916 la progressiva diffusione della fotografia al fronte costringe il Comando Supremo all'entrata in funzione dell'Ufficio Stampa e Propaganda del Comando Supremo, chiamato a sorvegliare con la censura le immagini che circolano dal fronte verso il paese. Tutte le foto passano da qui, in triplice copia, arricchite da didascalie e dai francobolli per la spedizione.

Nel 1917 si rende necessario strutturare meglio l'organico, e le "squadre fotografiche" passano così ad 8, sette da montagna e una da campagna, ciascuna assegnata ad una zona o ad un'armata. Nell'ultimo anno di guerra si rende inevitabile un nuovo processo di riordino organico del Servizio Fotografico per l'ulteriore diffusione, la necessità e consapevolezza dell'importanza delle foto al fronte. Questo avviene intanto con la direzione del Comando Supremo di Udine che assume la denominazione di Direzione del Servizio Fotografico. Il Servizio Fotografico viene quindi a ripartirsi in una Direzione del Servizio Fotografico (dotato di un magazzino avanzato che offre i rifornimenti e i materiali, macchine fotografiche, sviluppo e stampa alle squadre), nel Servizio Fotografico Terrestre e nel Servizio Fotografico Aereo.

Da ultimo, non si può comprendere l'importanza del fenomeno fotografico in guerra senza fare ricorso ai numeri. Al momento della mobilitazione italiana, nel 1915, vengono distribuiti 22 esemplari, nel 1918 ne risultano in circolazione quasi 300, a fronte di oltre 600 operatori attivi in zona di guerra, e di 150mila negativi in archivio al termine del conflitto. La tecnica e i mezzi a disposizione consentono, come mai prima di allora, riprese da distanze siderali, nonché di distinguere il colore naturale della vegetazione (nonostante il bianco e nero) da quello artificiale delle mimetiche. Un risultato impensabile per le guerre precedenti.

Curiosità, le foto effettivamente censurate saranno in realtà pochissime. Ma l'aspetto che forse è più importante sottolineare è la testimonianza del conflitto conservata in eterno. Un patrimonio che altrimenti, come per le guerre precedenti, sarebbe andato disperso negandoci la base per analisi e approfondimenti.

 
 
 
 
 

Dott. Riccardo Ravizza  - All Rights Reserved

Ruolo periti ed esperti n. VA - 748  - Marchio editoriale p.iva IT03821110123 


QUESTO SITO WEB UTILIZZA SCRIPTS E GOOGLE ANALYTICS...

X

Right Click

No right click