MONVISO

MONVISO

(80a, 100a e 124a Compagnia)

ANNO 1916.

      Costituito fin dal novembre 1915, su una sola compagnia, la 124a, composta di elementi della giovane classe 1896, si completa nella seconda decade di aprile allorchè, a Kosec, alla 124a compagnia si aggiungono la 80a e la 100a, provenienti dal "Saluzzo".
     In detta località attende a completare la sua efficienza bellica svolgendo un intenso periodo d'istruzioni (gruppo alpini B).
     Il 3 maggio passa nella zona del gruppo A, a Magozd, inviando la 80a compagnia sulle pendici del Krasji Vrh, per eserguirvi importanti lavori di difesa. Destinato alla 24a divisione per sostituire, sulle pendici del Cukla, il "San Dalmazzo", muove, nella notte sul 22, per portarsi a Serpenizza. Ma appena giuntovi ha ordine di trasferirsi sull'altopiano dei Sette Comuni ove è in pieno sviluppo l'offensiva austriaca.
     In ferrovia parte, il 24, da Cividale, diretto a Bassano e destinato alla costituzione del "gruppo alpini di Foza", prosegue per tale località ove giunge nella notte sul 26. Col "Val Maira" forma un nucleo di riserva posto alla difesa dello sbarramentodella val Frenzela (34a divisione). Stante la forte pressione avversaria, nella notte sul 28 maggio, tutta la divisione ha ordine di ripiegare in val Chiana, sulla linea marginale dell'altopiano. Il "Monviso", portatosi dapprima sul M. Meletta di Gallio sulle pendici di M. Baldo, disloca, il giorno successivo, le sue compagnie in rincalzo al "Val Maira", che dalle posizioni di M. Cimone - M. Nos - M. Longara, protegge il ripiegamento delle brigate Catanzaro e Lombardia.
     Al mattino del 30, il nemico inizia un violento fuoco d'artiglieria su tutte le nostre posizioni, tempestando in special modo M. Cimon e la colletta fra detto monte e M. Nos; pronunciando un violento attacco in forze costringe gli alpini, dopo strenua resistenza a retrocedere sulla linea M. Fior - M. Castelgomberto.
     Il "Monviso", che ha validamente concorso alla difesa di M. Cimon, segue il movimento portandosi sulle nuove posizioni disponendosi con le tre compagnie di fronte alla località "Roccolo".
     Il 2 giugno il battaglione si riunisce nei pressi di Malga Lora, in rincalzo al "Morbegno", concorrendo all'azione su M. Meletta e M. Sbarbatal. La reazione avversaria è, però, così violenta, da non permettere agli alpini alcun progresso per cui, dopo aver subito sensibili perdite, sono costretti a ripiegare sulle primitive posizioni di M. Fior - M. Castelgomberto - M. Tondarecar, contro le quali il nemico, a sua volta, lancia ripetuti attacchi, senza però scuotere la salda difesa dei nostri che pur sottoposti a continuo tiro d'artiglieria, validamente resistono e respingono gli assalitori.
     Il 5 il fuoco delle artiglierie raggiunge la massima intensità; contro le sconvolte difese, poi, gli Austriaci muovono con ingenti forze; il "Monviso" malgrado le forti perdite subite, resiste tenacemente ma alla fine, distrutta la 124a compagnia che col "Val Maira" sopporta l'urto principale, ripiega, il giorno seguente, sulle difese di M. Tondarecar rafforzandosi.
     Il 12 sostituito in linea da riparti del 111° fanteria, scende a Lazzaretti ove attende alla sua ricostituzione.
     Per la bella condotta tenuta, al battaglione è concessa la medaglia d'argento.
     Il 14, destinato a costituire il "gruppo alpini Stringa" muove per portarsi a Malga Giogomalo, luogo di radunata.
     Fiaccata l'offensiva nemica sugli altopiani ed iniziate, il 16, le operazioni per ristabilire il possesso delle nostre linee, il "Monviso", cha fa parte della colonna di sinistra del gruppo, muove a rincalzo del "Bassano" e del "Saccarello" destinati ad agire contro M. Magari - Malga Fossetta. Dopo viva lotta, la resistenza avversaria viene travolta e le truppe raggiungono l'obiettivo (M. Magari - testata val Gozzo), fugando il nemico che perde numerosi prigionieri.
     A tarda sera del 18 la 100a compagnia, con brillante ed audace attacco, completa l'occupazione di M. Magari catturando prigionieri e molto materiale bellico. Sulle posizioni raggiute il battaglione, benchè disturbato dal fuoco d'artiglieria, lavora alacremente per rafforzarle.
     Nella giornata del 25, il "Monviso", seguendo il movimento del "Morbegno" e del "Val Maira", posti alle ali, occupa Cima del Contese, indi prosegue, il giorno seguente, portandosi sulle pendici di Cima della Caldiera quale riserva.
     Il 28, col "Val Cenischia", che ha per obiettivo M. Ortigara, raggiunge Cima della Caldiera.
     Ripetuti e sanguinosi attacchi condotti con estremo valore, contro le antistanti posizioni, non sono coronati da successo causa la salda resistenza dell'avversario che continua, con incessante fuoco d'artiglieria, a martellare le nostre linee. Arrestate così le operazioni sull'altopiano, gli alpini del "Monviso", iniziano lavori di difesa nelle trincee di Cima della Caldiera, finchè il 16 luglio, sostituiti dal "Verona", si trasferiscono dapprima sulle pendici di Cima della Campanella, poi, il 18, in località "il Frate".
     Gravi sono le perdite subite dal battaglione in questo periodo: 20 ufficiali e 518 uomini di truppa.
     Dopo pochi giorni di sosta, necessari per riorganizzare i riparti, il "Monviso" muove alla volta di Grigno, Primolano e di qui, in ferrovia, parte per trasferirsi in val Lagarina. Giunto ad Avio prosegue per Pilcante, il 26 è nuovamente in marcia diretto a Brentonico, ove fin verso la seconda metà di agosto provvede alla propria ricostituzione.
     Il 20, chiamato in prima linea nel settore M. Baldo, inizia il trasferimento per portarsi sulle difese di Doss'Alto, q. 703 - Sasso Sega fino a passo Capra escluso.
     Su tali posizioni, note per difficoltà di accesso durante la stagione invernale, il battaglione trascorre il resto dell'anno saldamente difendendole. Gli ardui lavori per la sistemazione difensiva costano al "Monviso" non poche fatiche e disagi sopportati sempre con abnegazione, nonchè sensibili perdite sono dovute alle valanghe.

ANNO 1917.

      Fino all'ottobre, il battaglione permane nel consueto settore dell'Altissimo (sottosettore dei Dossi), senza svolgere azioni degne di rilievo. Solo nel maggio, nella notte sul 23, con abile manovra, rintuzza un colpo di mano nemico contro la linea Roncola - caposaldi di q. 703 - Sasso Sega - q. 804. L'energica reazione ed il contegno aggressivo dei nostri valgono a sventare il tentativo avversario.
     Nella notte sul 16 ottobre, il "Monviso", destinato alla fronte orientale, cede al "M. Antelao" la linea, da Avio in ferrovia raggiunge Cividale, quindi, in autocarri Serpenizza.
     Accantona dapprima a Berzova (2° gruppo - 50a divisione), indi in località "Villaggio Alpino", tra Serpenizza e Saga, quale riserva divisionale.
     Nella notte sul 24, stante l'intensissimo bombardamento che infierisce sulla linea, esso si dispone in modo da essere prontamente impiegato ed al mattino, quando incomincia il bombardamento sulle nostre retrovie, si trasferisce sulla sinistra dell'Isonzo, dapprima addossandosi alle pendici del Poliunik indi portandosi in linea nella stretta di Saga, in località "Sorgente".
     Ben presto, però, il nemico attacca in forze; il battaglione dopo aver in un primo tempo sostenuto l'urto, è costretto a ripiegare in valle Uccea per sfuggire alla minaccia di accerchiamento. Per non agglomerarsi su un unica strada, forma due colonne; la prima scende per la camionabile Saga - M. Stol; la seconda per la mulattiera che corre sulla sinistra della valle Uccea.
     Causa gli avvenimenti la riunione non ha luogo, la ritirta continua per un nucleo su Chiusaforte, Moggio Udinese, Cavazzo Carnico, Clauzetto. L'altro nucleo, proteggendo il ripiegamento di altri riparti, si ferma nella notte sul 25 nei pressi dell'Ospedaletto di valle Uccea trincerandosi. Alle prime ore del mattino riprende la marcia per la strada di M. Stol e giunto al bivio M. Stol - S. Anna si schiera lungo la camionabile. Sotto l'incalzante pressione nemica risale M. Stol e con residui di altri riparti ne guarnisce la cresta dislocandosi tra il "Mondovì" ed il 271° fanteria.
     Il fuoco delle due parti dura fino a sera; alle 19, viene ordinato il ripiegamento, ma appena iniziato, in considerazione che su M. Stol si può ancora resistere, un contr'ordine rimanda il "Monviso" in linea, mentre il nemico in forze sferra l'attacco. L'urto è violento, la lotta si accende quanto mai sanguinosa.
     Gli alpini tendono con ogni sforzo di difendere il terreno finchè sopraffatti in gran parte, ripiegano su Platischis ponendosi al mattino del 26, a difesa di M. Cavallo ove rimangono fino a sera. Riprendono poi la marcia su Nimis, Tarcento e Bueris ove giungono il 28 ottobre. Con successivi trasferimenti il battaglione passa il Tagliamento e per Castelnuovo, Vidunza, Fanna, Toppo, Stevenà, il 5 novembre passa il Piave presso Susegana e si porta a C. Castellere (Cusignana).
     I superstiti del "Monviso" il 7 sono nuovamente in movimento; con successivi spostamenti passano il Po e si riuniscono a Magnano di Carpaneto. In tale località il 30 novembre il battaglione viene disciolto.

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

      “Fulgido esempio di valore e di virtù militari, il battaglione Monviso, resistendo tenacemente, con gravi perdite a superiori forze nemiche, manteneva importantissime posizioni a Monte Fior e Castel Gomberto (6, 7, 8 giugno 1916)".

(Boll. Uff., anno 1917, disp. 1).

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA (*).
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
1 Capitano Re Giovanni Tortona M. Fior 07-06-1916
2 Tenente Robbiano Lorenzo (cappellano) .............. M. Fior 07-06-1916
3 S. Ten. Bini Severino .............. M. Magari 21-06-1916
4 Id. Monticelli Davide Torino Malga Fossetta 18-06-1916
5 Id. Prato Ferdinando Saluzzo M. Fior 12-06-1916
6 Id. Premoli Mario Turano Osp. d. C. 110 18-06-1916
(*) Gli ufficiali contrassegnati con asterisco non figurano numericamente nella colonna dei morti del riepilogo delle perdite, essendo la morte avvenuta in prigionia, o in ospedali territoriali, o durante i turni di riposo del battaglione.
 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE.

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Bassignano Ernesto ...../12/15 17/06/16 Ferito. 
Id. Paolini Vincenzo 17/06/16 08/05/17  
Id. Villa Vincenzo 09/05/17 30/11/17  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1916

Dal 28 maggio al 12 giugno (Offensiva sull'altopiano dei Sette Comuni: Melette di Gallio - M. Baldo - M. Fior - M. Castelgomberto - M. Cimone - M. Tondarecar).

Dal 15 giugno al 16 luglio (M. Magari - Malga Fossetta - Val Gozzo - Cima delle Contese - Cima della Caldiera - M. Ortigara).

Dal 20 agosto al 31 dicembre (Settore M. Altissimo: Doss'Alto - Q. 703 - Sasso Sega).

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 15 ottobre (Settore M. Altissimo).

Dal 24 ottobre all'8 novembre (Offensiva austro - tedesca - Operazioni di ripiegamento: Polounik - Stretta di Saga - Sorgente - Valle Uccea - M. Stol - Platischis - M. Cavallo - Nimis - Tarcento - Bueris - Buia - Flagogna - Passaggio del Tagliamento - Castelnuovo - Vidunza - Fanna - Toppo - S. Leonardo - Stevenà - Cittadella - Passaggio del Piave - Susegana - C. Castellere - Albaredo di Vedelago - Marsango).

 Anno 1916

Dal 12 aprile al 27 maggio (Kosec - Magozd - M. Krasji - Serpenizza. Trasferimento sull'altopiano dei Sette Comuni: Cividale - Bassano - Foza).

Dal 13 al 14 giugno (Lazzaretti - Malga Giorgomalo).

Dal 17 luglio ala 19 agosto (Pendici Cima della Campanella - "Il Frate" - Grigno - Primolano. Trasferimento in val Lagarina: Avio - Pilcante - Brentonico).  

 Anno 1917

Dal 16 al 23 ottobre (Trasferimento alla fronte Isontina: Brentonico - Cividale - Serpenizza - Berzova - "Villaggio Alpino").

Dal 9 al 30 novembre (Isola di Carturo - Villaganzerla - Morando - Angiari - Pellegrina - S. Giorgio di Mantova - Colorno - Paroletta - Magnano di Carpaneto).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1916

6

/

2

18

Id. 1917

10

/

1

/

TOTALI Mesi 16 Mesi 3 e giorni 18
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE.
LOCALITA' E DATA BATTAGLIONE
Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1916
Altopiano dei Sette Comuni: M. Meletta di Gallio - M. Fior - M. Castelgomberto - M. Cimon - M. Tondarecar - M. Magari - Cima delle Contese - M. Ortigara (28 maggio - 16 luglio)

7

15

/

43

398

77

Settore M. Altissimo (20 agosto - 31 dicembre)

/

/

/

2

11

/

Totale anno 1916 7 15 / 45 409 77
 
1917
Settore M. Altissimo (1° gennaio - 15 ottobre)

/

2

/

8

25

1

Offensiva austro - tedesca - Operazioni di ripiegamento (24 ottobre - 8 novembre)

/

2

19

15

30

611

Totale anno 1917 / 4 19 23 55 612
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1916

7

15

/

45

409

77

Id. 1917

/

4

19

23

55

612

TOTALE GENERALE 7 19 19 68 464 689

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