Risolto il mistero del sottomarino scomparso nel 1944
Un mistero lungo 75 anni è stato risolto e le famiglie di 80 marinai americani dispersi in mare durante la seconda guerra mondiale ora hanno finalmente una risposta:
il sottomarino statunitense Grayback è stato trovato. Il mistero iniziò il 28 gennaio 1944, quando il Grayback, uno dei sottomarini americani di maggior successo della seconda guerra mondiale, salpò da Pearl Harbor per il suo decimo pattugliamento di combattimento.
Alla fine di marzo, dopo più di tre settimane dall'ultimo segnale, la Marina diede il sottomarino come disperso e definitivamente perduto. Dopo la guerra, la Marina Usa cercò di ricostruire la storia dei 52 sottomarini che aveva perso. Il report, pubblicato nel 1949, forniva posizioni approssimative di dove ogni sottomarino era scomparso. Si pensava che il Grayback fosse sprofondato nell'oceano 100 miglia a est-sud-est di Okinawa. Ma la Marina aveva inconsapevolmente fatto affidamento su una traduzione errata dei registri di guerra giapponesi dove veniva riportata latitudine e longitudine del punto in cui il Grayback aveva probabilmente incontrato la sua fine. L'errore è stato rilevato solo l'anno scorso, quando un ricercatore dilettante, Yutaka Iwasaki, esaminando le registrazioni d'epoca della marina militare imperiale giapponese capì lo sbaglio. I file includevano i rapporti giornalieri ricevuti via radio dalla base aerea navale di Naha, Okinawa. Nel rapporto del 27 febbraio 1944 veniva segnalato che un bombardiere Nakajima B5N aveva lanciato e colpito, con una bomba da 227 chili, un sottomarino emerso. Secondo i registri il sottomarino era esploso e affondato immediatamente senza lasciare sopravvissuti, ma c'era un errore di compilazione nelle coordinate.
La Lost 52 Project, una fondazione privata guidata da Tim Taylor, che ricerca sottomarini americani andati perduti durante la seconda guerra mondiale, è entrata in contatto Iwasaki ed è partita la scorsa primavera per ritrovare il Grayback nell'aerea in cui era stato segnalato per l'ultima volta dalle forze giapponesi con un margine di errore di 10 miglia marine. Grazie a un drone sottomarino e l'uso di diversi sonar sono riusciti ad individuare un relitto vicino Okinawa. La prova decisiva che si trattava del USS Grayback è arrivata quando in un video ripreso dal drone sono riusciti a leggere la targa che riportava il suo nome. Così dopo 75 anni le famiglie degli 80 marinai sanno dove riposano i loro cari.
Fonte: La Stampa