Le montagne trentine continuano a restituire testimonianze toccanti della Prima Guerra Mondiale, anche a causa delle alte temperature che accelerano la fusione dei ghiacciai.
Sul Monte Civerone, a Borgo Valsugana, un intervento scientifico coordinato ha permesso il recupero di due soldati austro-ungarici caduti nel 1916.
Un piccolo notes, acquistato nel 1915 per 20 centesimi di corona a Trieste, nel negozio di A. Caffieri è divenuto lo scrigno dei ricordi di un anonimo soldato del 97° imperiale e regio reggimento di fanteria, destinato a fare da attendente all’ufficiale comandante il XX reparto di lavoratori militari.
La memoria storica di un IMI Internato Militare Italiano (Italienische Militärinternierte) grazie alla quale riviviamo i suoi giorni dopo l'8 settembre 1943.
L'incredibile testimonianza ritrovata grazie a Leonardo Valentini che ci condivide questo importante manoscritto del S.Ten. Dino Turriani, comandante di una tra le prime compagnie di arditi.
Il Cimitero Monumentale Militare ”Adriano Lobetti Bodoni” a Santo Stefano di Cadore Santo Stefano di Cadore è situato in un contesto paesaggistico suggestivo e di grande rilevanza storica.
La Prima Guerra Mondiale, conosciuta come la Grande Guerra, ha gettato il mondo in un periodo di devastazione senza precedenti. Tra le fila dei soldati, la morte in battaglia era una presenza costante, un'ombra lunga che planava su ogni trincea.
Il 15 giugno 1918, l'esercito austro-ungarico sferrò un'offensiva sul fronte del Piave. In mezzo a questo caos bellico, il maggior generale Heinrich Bolzano, dopo una carriera militare impressionante e un servizio sul fronte russo, divenne protagonista di un enigma che avvolge la sua morte.
Esplorare il litorale di Omaha Beach, teatro del leggendario sbarco in Normandia del 1944, rivela più di una storia di coraggio militare. Attraverso l'analisi scientifica della sabbia, emergono le cicatrici indelebili del D-Day, in cui il ferro fuso, la vetrofusione e la magnetite raccontano la crudele realtà di uno dei momenti più cruciali della Seconda Guerra Mondiale.
L'atto di saccheggiare opere d'arte durante periodi di guerra non è una pratica nuova, nella Seconda Guerra Mondiale i tedeschi non furono gli unici a indulgere in questo deplorevole comportamento.
Premetto che l'articolo che seguente si riferisce al ritrovamento di piastrini di riconoscimento in dotazione a tutti i militari nelle zone di operazioni di guerra in Russia.
Le origini di questa medaglia vanno ricercate durante la rivoluzione americana (1765-1783), infatti il primo modello fu istituito il 7 agosto 1782.
Il proiettile francese per armi della fanteria leggera, si trova con estrema facilità nelle nostre campagne visto il suo massiccio impiego nella Seconda guerra d'indipendenza.
Roland Bonaparte, un nome che non può non riportare alla mente la storia francese. In realtà il personaggio in questione non è legato in modo così forte e prioritario a questo filone.