Recupero Piastrini di Riconoscimento
A certi progetti non si può proprio dire "no", specie dove la finalità dichiarata è così nobile, pulita e soprattutto utile a chi ha un profondo bisogno di riesumare la memoria sciupata di un caro che la guerra si è portato via, e che non sa neanche esattamente dove riposi.
Il "Gruppo Ricerche Storiche" (www.grupporicerchestoriche.it), con cui ho recentemente iniziato una collaborazione che mi auguro vivamente possa essere duratura, nasce proprio con questo tipo di finalità, per certi versi inedita. L'associazione opera principalmente nel contesto laziale, malgrado, se richiesto, le sue braccia possano raggiungere qualsiasi punto della penisola e dare una mano per rintracciare caduti "di vecchia data". Attivo dal 2008, il sodalizio è ormai ampiamente navigato nella collaborazione con Musei, Comuni, Enti preposti, Sovrintendenze e Associazioni pubbliche e private, e la sua affidabilità nel campo delle ricerche e ispezioni mediante l'uso del metal detector ha permesso ai componenti di partecipare a pieno diritto al Convegno di Bolzano, uno dei rarissimi incontri sul metal detector e la sua legislazione. Ma l'operato del gruppo, che conta dalla nascita sull'apporto di detectoristi di livello nazionale, non si ferma qui.
Da qualche anno ha infatti avviato una collaborazione ufficiale con VDK Germanico di Pomezia, che prevede la restituzione di piastrini di riconoscimento germanici rinvenuti e la ricerca di dispersi in guerra, mentre dal 2017 ha intrapreso un progetto analogo con un Dipartimento alla Difesa USA, sempre finalizzato alla ricerca di dispersi in guerra.
Altro fronte trattato dall'associazione è la ricerca e restituzione dei dog tags ai parenti delle vittime di guerre, eventualmente anche tramite spedizione a casa dei familiari. Un'attività per cui i membri non chiedono nessun genere di contributo, neanche l'iscrizione all'associazione. L'unica ricompensa, dal valore immenso, sono le foto che ritraggono i parenti sorridenti delle vittime con i piastrini recuperati dall'associazione. Una delle recenti soddisfazioni del gruppo è aver restituito a Michiel Dillon, nipote di un caduto, il piastrino appartenuto al nonno Floyd. Un ritornello che l'associazione vorrebbe diventasse normalità.