Nel cuore del Tempio Sacrario di Cargnacco, il prossimo 30 Gennaio, si terrà una solenne cerimonia che segnerà un capitolo significativo nella storia italiana e russa. A più di ottanta anni dal termine della Seconda Guerra Mondiale, 20 militari italiani, caduti durante la Campagna di Russia, torneranno finalmente in patria, portando con sé una storia di coraggio e sacrificio che ha attraversato anni di memoria collettiva.

Questa straordinaria occasione è stata resa possibile grazie all'impegno congiunto delle Associazioni Russe "Piccolo Saturno" e "Don", insieme alla "Fondazione Nasledie", all'Ufficio per la Tutela della Cultura e della Memoria della Difesa, all'Ambasciata Italiana di Mosca, ai Memoriali Militari di Mosca e all'Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia (UNIRR), con il prezioso contributo della sua squadra di ricerca e recupero U.R.P. (Unirr Recovery Pool).

Le 20 salme, appartenenti a 8 Alpini della Divisione Cuneense, 7 non note rinvenute nei pressi dell'aeroporto di Millerovo (si presume artiglieri della contraerea) e 5 sempre ignote rinvenute nell'ansa del Don dove aveva combattuto la Ravenna, sono giunte finalmente a casa, portando con sé le storie di uomini coraggiosi che hanno dato la propria vita per la libertà e la giustizia. Questi eroi, rimasti sepolti per decenni in suolo russo, saranno finalmente onorati nella loro terra natia.

Il programma della cerimonia è ricco di significato e rispetto:

• 10.15: Afflusso delle autorità, Labari e Gonfaloni al Tempio
• 10.30: Onori ai Caduti, ingresso delle urne contenenti i resti mortali dei Caduti
• A seguire: Celebrazione della Santa Messa, Allocuzione del Capo Ufficio per la Tutela della Cultura e della Memoria della Difesa
• Deflusso delle urne contenenti i resti mortali dei caduti
• 11.30: Termine della cerimonia

Tutti sono caldamente invitati a partecipare a questo momento di profonda commozione e rispetto per coloro che hanno dato tutto per la libertà. Ciò che rende questa cerimonia ancora più toccante è la consapevolezza della complessità logistica e diplomatica che ha reso possibile il ritorno di questi coraggiosi soldati, soprattutto in un periodo di conflitto e tensioni diplomatiche.

In un mondo in cui la memoria storica gioca un ruolo cruciale nella costruzione del futuro, questa cerimonia rappresenta un omaggio tangibile alla resilienza umana.