Il 6 giugno, il VII battaglione alpini (già skiatori) del XVIII corpo d'armata, assume la denominazione di "Courmayeur" e, dislocato a Malga Sorgazza (15a divisione), impiega le sue compagnie 303a, 304a e 305a in lavori vari. Il 27, destinato alla 4a armata, da Grigno, si trasferisce in ferrovia a San Vito di Cadore; il 1° luglio passa a far parte del 12° gruppo alpini ed accantona a Mortisa, in val Costeana. Il 1° agosto si sposta nel vallone dei Bois per lavori ed il 27 sostituisce riparti della brigata Torino nelle posizioni del castello di Buchenstein, alla dipendenza della 18a divisione. Alla fine nel mese, con la costituzione del VI ragggruppamento alpini, è assegnato al 14° gruppo. In seguito alla rottura della nostra fronte sull'Isonzo, anche la 4a armata riceve ordine di ripiegare oltre Piave; la 18a divisione incolonna le proprie truppe lungo la val Cordevole. Il "Courmayeur", assegnato al terzo scaglione, che ha funzione di retroguardia, inizia il movimento il 5 novembre, trasferendosi a Cencenighe; il 6, dopo una sosta alla tagliata di San Martino, si porta a Mas, il 7 ad Anzù, l'8, a Fener e poi a Coste, in riserva del IX corpo d'armata, che ha già schierate le proprie truppe nella valle del Brenta. Il nemico, raggiunte le nostre nuove linee, inizia i suoi attacchi. Il 5, il "Courmayeur" si porta in val S. Lorenzo, a disposizione della 59a divisione (XXVII corpo), il 17 a Cà Falier, il 18, insieme al "Val Cordevole", è messo alla dipendenza della brigata Calabria, per occupare, in un primo tempo, le trincee di seconda linea da Pecolo Curto a Vettorazzi, ed il 20 le posizioni del settore est della divisione, da S. Sebastiano fino a Molinetto, alla dipendenza del 14° gruppo. Il 24 si sposta nelle trincee dal saliente del Monfenera fino a C. Panigasse, ove, il giorno seguente, respinge un violento attacco nemico, catturando prigionieri e materiale di guerra. Il 5 dicembre, ceduto la fronte a riparti della 47a divisione francese, il battaglione, per Possagno e Crespano, si porta a Borso, per riunirsi al raggruppamento che, dislocando i suoi riparti nella zona a nord di Liedolo, provvede alla loro riorganizzazione. Il periodo di riposo del "Courmayeur" è però breve, chiamato nuovamente in linea, il 7, insieme al 14° gruppo, si trasferisce a M. Meda (66a divisione); il 15, assegnato temporaneamente al XXVII corpo d'armata, accampa a Casera Prà di Nanetto, in val S. Lorenzo (59a divisione). La predetta unità ha impegnate le sue truppe per la riconquista del Col Caprile e del Col della Berretta e, nella giornata del 16, il battaglione prende parte alla battaglia, alla dipendenza della colonna di destra, con il compito di puntare contro le posizioni di q. 1476 e di Col della Berretta. Lo slancio delle fanterie, però, è arrestato dalla violenta reazione avversaria che procura gravi perdite; il 17 il "Courmayeur" assume la difesa delle linee da nord - ovest di M. Asolone a Cà d'Anna. Il mattino del 18, gli Austriaci sferrano un nuovo attacco; il combattimento si accende violento, il terreno perduto è riconquistato con fulminei contrattacchi; più tardi, però, le preponderanti forze nemiche hanno ragione dei nostri, che sono obbligati a cedere. La tenace resistenza ed il sacrificio degli alpini danno tempo ai rincalzi d'accorrere e di arginare l'avanzata nemica. I superstiti del battaglione, ritirati dalle linee ritornano a Liedolo. Con la riorganizzazione delle forze del raggruppamento, il "Courmayeur" riunisce i suoi alpini in due compagnie (303a e 304a) che, unitamente alla 82a del "Fenestrelle", costituiscono un battaglione misto.
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Riprese le operazioni per il possesso della cima di M. Asolone, il 10 gennaio, il battaglione Courmayeur - Fenestrelle, col comando del 14° gruppo, si trasferisce ad Osteria del Campo ed il 14 in val Damoro (Casera dei Tocchi). Le fanterie della 66a divisione, combattendo strenuamente, riescono a riconquistare terreno; gli alpini, già avvicinati alle prime linee, il 16 sostituiscono i riparti più provati ed il battaglione assume la difesa delle posizioni sulle pendici sud di q. 1486 (M. Asolone), cedendole poi, il 19, al 12° gruppo, per portarsi a Capitello, in riserva del raggruppamento. Il 23 ritorna a Liedolo ed il 29, in ferrovia, si trasferisce a Losine, in val Camonica, insieme al raggruppamento, che è stato assegnato alla 1a armata. Il 15 febbraio il "Courmayeur" è dislocato ed i suoi elementi sono destinati a rinforzare il "Moncenisio".
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