VESTONE
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(53a, 54a, 55a e 91a Compagnia)
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Il battaglione, che sin dal dicembre 1914 si trovava nei pressi del confine, ad occidente del lago di Garda, il 24 maggio occupa la linea Punta del Cap - passo di Tremalzo - M. Nota - M. Carone, con posti avanzati verso la Bocca dei Fortini ed il passo del Guil, alla dipendenza del comando truppe alpine di val di Ledro (6a divisione). Il 27, la 55a compagnia occupa il passo di Bestana; il 2 giugno il "Vestone", lasciato quest'ultimo riparto a rinforzo del "Val Chiese" si trasferisce in regione Traversole, per assumere il servizio di avamposti nelle posizioni dal passo di Bestana al M. Carone, ove gli alpini procedono al rafforzamento dei trinceramenti ed alla costruzione delle vie di accesso. Il 16 al battaglione è affidata la linea M. Carone - Monte e passo di Guil, passo della Rocchetta, Punta dei Larici. Nella zona non si hanno che piccoli scontri di pattuglie; il 26 un ardito nucleo si spinge al rio Ponale, facendo saltare le condutture della centrale elettrica; posti avanzati vengono intanto stabiliti a Cadrione, sui costoni di Leano, a Cima al Bal e verso Pregasina, a guardia delle provenienze della val di Ledro. Nella notte sul 27 luglio, un nostro tentativo per impadronirci di sorpresa dei posti nemici, a nord di Pregasina, non riesce per l'attiva sorveglianza dell'avversario; l'8 settembre, il plotone volontari Vestone viene aggregato al battaglione. Fino ai primi di ottobre, nel mentre viene cosolidata la nostra difesa (sottosettore Giudicarie - brigata Sicilia), numerose pattuglie mantengono desta l'attività bellica del riparto. Il 13, nell'intento di portare la linea di osservazione in avanti, in modo da dominare tutta la riva destra della valle, viene svolta un'azione contro i posti nemici di Cima al Bal e del Nodic, però, soltanto la 55a compagnia, rientrata al battaglione, riesce ad occupare le qq. 399 e 600, sulle quali si rafforza saldamente; gli altri riparti attaccanti il Nodic, sono prima arrestati sotto le difese passive ancora intatte, poi, obbligati a ripiegare in seguito alla reazione avversaria. L'azione è ripresa, il 22 le compagnie 53a, 55a ed una speciale, composta dal plotone volontari e da alpini scelti con abile manovra conquistano la posizione nemica del Nodic. Il 28 i posti avanzati vengono nuovamente portati innanzi e la 54a compie una puntata nell'abitato di Lenzumo, in valle dei Concei, per poi ripiegare su Bezzecca. Nei giorni 8 e 9 novembre il "Vestone" con le compagnie 54a e 91a si porta a Tiarno inferiore, la 55a è in avamposti alla Fabbrica di magnesia di Bezzecca con distaccamenti a M. Nae ed a q. 1352, la 53a è nelle posizioni del Nodic; il 10, il plotone volontari cessa di dipendere dal battaglione. Nella zona ha inizio una serie di operazioni tendenti al possesso della vetta di M. Vies (1696); l'11 la 53a occupa q. 1572, il giorno seguente q. 1600, respingendo un contrattacco nemico. In seguito le compagnie si alternano nel servizio di avamposti sulle nuove posizioni. L'8 dicembre comincia la nuova azione per la conquista del predetto monte; la 55a compagnia, con riparti del 62° fanteria, che operano su Malga Vies, per due giorni rinnova gli attacchi che, però, vengono arrestati da profonde abbattute e dal tiro di artiglierie e di mitragliatrici; il 10, la 91a, che nella notte ha sostituita la 55a, duramente provata, con rapido sbalzo riesce ad aver ragione dell'avversario che ripiega, abbandonando un ingente bottino di guerra; la sommità del monte viene così saldamente occupata. Fino al termine dell'anno, le compagnie si alternano nel presidio delle posizioni di M. Vies, mentre la 53a è in linea al Nodic.
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Il "Vestone" nei mesi di gennaio e di febbraio, dislocato a Tiarno, provvede, con una compagnia a turno, all'occupazione delle posizioni di M. Vies ed a lavori a Bocchetta delle Gombie; la 53a è sempre sul Nodic. Nella zona non si svolgono avvenimenti di rilievo causa la molta neve che paralizza ogni attività bellica. L'8 marzo, concentrate le tre compagnie 54a, 55a e 91a a Ponte Caffaro, per Vestone, Vobarno si trasferisce, in ferrovia, a Cividale (12 marzo), passando alla dipendenza del gruppo alpini A (poi 1° gruppo); il 13 si porta a Jezerca, ove, il giorno dopo, è raggiunto dalla 53a. Il 15 disloca i suoi riparti nella valle dello Slatenik tra il Krasji Vrh e Planina Za Plecam, distaccando fino al 21, la 91a sul Vrata. Le sue compagnie sono impiegate in trasporti e lavori vari, lottando contro la tormenta e le valanghe. Il 7 aprile la 91a cessa di far parte del battaglione perchè assegnata al "M. Suello" di nuova formazione. Il giorno seguente il "Vestone", lasciata la 54a compagnia al Krasji Vrh, provvede alla difesa della linea Vrata - Vrsic; quivi nei mesi di maggio e giugno esplica una notevole attività di pattuglie in relazione alle operazioni che si svolgono sulla fronte del Trentino. Il 5 luglio la 54a lascia le trincee del Krasji per occupare quelle del Vrata. Il 4 settembre, il battaglione, sostituito in linea dal III/119° fanteria, si riunisce a Jezerca ed il 7 accantona a Log di Cezsoca (sottosettore Saga). Assegnato al comando delle truppe di M. Rombon, per l'azione contro quella posizione, il 13 si trasferisce a Planina Krnica ed il 15 si ammassa sul rovescio del Cukla, quale riserva di sottosettore. Nella giornata del 16, la 53a compagnia rincalza il "Val Camonica" impegnato per la conquista della q. 1583; vani, però, riescono gli sforzi degli alpini, obbligati in seguito a ripiegare. A sera il "Vestone" sostituisce i battaglioni maggiormente provati, provvedendo alla difesa della prima linea, fino al 15 ottobre, giorno in cui, ricevuto il cambio dal IV/2° bersaglieri, si riunisce a Log di Cezsoca. Il 17 per Jezerca ritorna al proprio gruppo (1°), il 18 è nelle posizioni del Vrata - Vrsic. Fino ai primi giorni di dicembre, nonostante la neve e le valanghe, numerose pattuglie mantengono desta l'attività bellica del riparto. Negli ultimi giorni dell'anno, le peggiorate condizioni metereologiche paralizzano ogni azione, obbligando gli alpini ad una vita oltremodo disagiata.
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Il 26 gennaio il "Vestone", per Jezerca, Magozd, Ponteacco e Reana, raggiunge, il 29, Colloredo di S. Albano, a nord di Udine, nella cui zona si concentrano i gruppi alpini 1° e 2° per riorganizzare i riparti e svolgere speciali istruzioni. Destinati alla 52a divisione (XX corpo d'armata), i gruppi nella prima decade di marzo iniziano il trasferimento sull'altopiano dei Sette Comuni; il "Vestone", il 16, è trasportato in ferrovia a Primolano, il 18 accantona a Baita dell'Aja per provvedere, il 19, alla difesa della prima linea di Cima del Campanaro, ove rimane senza avvenimenti notevoli, fino all'11 maggio. A quella data, sostituito nelle trincee, disloca le sue compagnie a Malga Moline, Malga Pastori e Cima delle Saette, impiegandole in lavori difensivi e stradali. Per la imminente battaglia dell'Ortigara, il battaglione, destinato a far parte, insieme al "Mondovì", della prima ondata (colonna di sinistra divisionale) con obbiettivo la conquista delle difese nemiche dei Ponari, il 7 giugno si ammassa a Pozza dell'Ortigara. Il 10, dopo un lungo ed intenso bombardamento, lancia le sue compagnie all'attacco; superata una prima fascia di cavalli di frisia, gli alpini, rincalzati dal "Bicocca", tentano di superare la spessa cintura di reticolati che circonda le trincee avversarie, ma la nebbia, che aveva favorita l'avanzata, improvvisamente diradatasi, agevola la reazione del nemico che li obbliga a retrocedere alquanto. La battaglia ha una sosta; il "Vestone", sistemata la nuova linea, la sera dell'11 cede al "M. Saccarello" ed al "Val Tanaro" e ritorna nelle posizioni di partenza, per poi accampare il 13 a Busa Fonda di Moline. Ultimati i preparativi per la ripresa dell'azione, il 16, col "M. Clapier" e col "Val d'Ellero", provvede alla difesa della linea di vigilanza Corno della Segala - Busa della Crea. Nella giornata del 19 mentre gli altri battaglioni conquistano l'Ortigara (q. 2101), agisce dimostrativamente con numerose pattuglie. Il mattino del 25, per il violento contrattacco nemico, che ci ritoglie la cresta del monte, anche i cocuzzoli del Corno della Segala devono essere abbandonati; ma a sera, con decisa manovra, le posizioni vengono riconquistate. Il 28 il "Vestone", cedute le linee al "Valle Stura", ritorna a Busa Fonda di Moline per accampare, il giorno seguente, tra Cima della Caldiera e Cima della Campanella, ove rimane fino al 21 luglio, attendendo a lavori difensivi. Dal 22 al 17 agosto presidia la linea di vigilanza Cima del Campanaro - Pozza dell'Ortigara, linea che, nella notte sul 18, viene fatta arretrare su quella di resistenza Cima del Campanaro - q. 2012 - Cima della Campanella - q. 1966. Nel giorno successivo, cedute le trincee al "M. Spluga", il battaglione accampa a Cima della Caldiera, per essere adibito in lavori difensivi fino al 22 settembre. Ritorna quindi in prima linea fino al 21 ottobre, svolgendo una intensa attività di pattuglie. Il 23 accampa sul rovescio di Cima della Caldiera e di Cima della Campanella. Il 7 novembre, in seguito all'avanzata delle truppe austro - tedesche nella pianura veneta, anche sull'altopiano hanno inizio i movimenti di ripiagamento sulle linee di difesa prestavilite. Il "Vestone", col "M. Baldo", costituisce un distaccamento di copertura e prende posizione su Costa Alta, estendendo la sua destra fino al Pizzo (est di Val d'Antenne) e collegandosi con le truppe del XVIII corpo d'armata, per proteggere il ripiegamento della 52a divisione. Il 10 si hanno i primi scontri con le pattuglie nemiche che risalendo la val Pertica, s'infiltrano tra i nuclei di protezione; l'11, avendo l'avversario aggirata l'ala destra (55a compagnia) che dopo strenua resistenza è sopraffatta, il battaglione ripiega sulla cima di Val d'Antenne (q. 1554). Il 12 la nostra difesa è portata a Casare del Tombal; sotto la protezione di un riparto arditi, il "Vestone", il 13, scende a Valstagna per accampare il giorno seguente nei pressi di Roncobello, in val Brenta. Il 16, la 54a compagnia si porta in linea allo sbarramento di S. Marino, nuclei di protezione vengono distaccati il 18 a Valcapra ed a Valgoda, il 20 la 53a sostituisce in trincea la 54a. Il 21, un primo attacco obbliga il plotone della 53a a ripiegare, ma nel pomeriggio un contrattacco sferrato dalla 248a del "Valtellina" riesce a respingere il nemico. Nella giornata del 23, l'avversario, sostenuto da violento fuoco di artiglieria rinnova l'azione; respinto una prima volta, avanzando per le falde del versante sinistro della valle, irrompe sul rovescio delle posizioni e, dopo breve ma accanita lotta, ne accerchia il presidio del quale pochi sfuggono alla cattura. Riuscito vano il contrattacco sferrato, lo sbarramento della valle è stabilito a La Grottella e le compagnie 54a e 55a del "Vestone" prendono posizione a Col Carpenedi ed allo sbocco di val Gàdena, mentre la 53a, in parte ricostituita, rimane sotto i roccioni di Sasso Rosso, in rincalzo, per poi spostarsi nel vallone di Sasso Stefani. Sino alla fine dell'anno il battaglione rimane a presidio delle predette posizioni, alternando le compagnie nel servizio di prima linea e svolgendo azioni di pattuglia, in relazione alle operazioni svolgentesi sul Grappa e sugli altopiani.
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Il "Vestone" continua a presidiare le trincee di Col Carpenedi - val Gàdena, senza avvenimenti notevoli, ad eccezione di un breve impiego della 53a compagnia, che concorre con riparti del 10° gruppo a respingere attacchi nemici sul Cornone, dal 28 gennaio al 3 febbraio. Il 22, sostituito dal III/255° fanteria, si trasferisce alla testata della Vallicella per assumere la difesa dei trinceramenti della cima e della cengia del Cornone. Il 6 marzo, passato a far parte del 5° gruppo (II raggruppamento), scambia le proprie posizioni con quelle occupate dal "Valtellina" a Col Piangrande, a Col Ventidueore ed a Costa Grigio, ove rimane fino al 17 marzo, giorno in cui si porta nella parte occidentale della Vallicella, in riserva. Il 21 invia riparti in linea in rincalzo delle truppe impiegate per ricacciare un attacco nemico; il 23 si riunisce a Valrovina ed il 25 accantona in contrada Borgo S. Felice, nella zona di Vicenza, ove si riordina la 52a divisioneche viene costituita interamente col I e col II raggruppamento. Il battaglione a tutto maggio svolge istruzioni varie, il 1° giugno, spostandosi il raggruppamento nei pressi di Marostica, per costituire riserva di armata, in previsione dell'offensiva nemica, si trasferisce a nord est di Schiavon; il 15 disloca le compagnie tra il M. Bertiaga e la Montagnola, compiendo ricognizioni nella zona ed esercitazioni sulla linea marginale del XIII corpo d'armata, dal M. Lampreche a Osteria Puffele. Il 4 luglio rileva riparti della brigata Teramo nelle posizioni di Col del Rosso, ove, fino al 17, svolge attiva azione di pattuglie, provvedendo alla sistemazione delle fortificazioni. Il 18 accampa in val Forcella e sulle pendici sud - est di M. Melago, il 26 si riunisce a Sassi (S. Caterina di Lusiana), rimanendovi fino al 7 ottobre, impiegando i riparti in istruzioni varie. Dopo altri spostamenti, insieme al raggruppamento, rimanendo a Lupiola, (nord - est di Vicenza) dall'8 al 15 ed a Castigliano sul Brenta, dal 16 al 23, all'inizio della battaglia di Vittorio Veneto, il 24, è dislocato a S. Apollinare (Asolo). Il 27, effettuato a viva forza il passaggio del fiume dalle truppe della 23a divisione francese e dal I raggruppamento, insieme al 5° gruppo, quale riserva divisionale (52a), si ammassa a Palazzo Neville; il 28 si sposta a Curogna il 29 passa il fiume, al ponte di Molinetto, raggiungendo il 30 Valdobbiadene. Il 31 il gruppo riceve l'ordine di valicare il nodo montano del Cesen, di puntare su Lentiai in fondo val Piave e, passato il fiume a Busche, impedire la ritirata di riparti nemici, sbarrando le rotabili e la linea ferroviaria ad ovest della predetta località. Il "Vestone" si porta a Colderù; il giorno successivo, ristabilita con mezzi d'occasione la comunicazione attraverso il Piave, raggiunge lo "Spluga", già passato sulla riva destra, per stabilire una testa di ponte, e, portatosi a Pez, disloca due compagnie a q. 428 e nelle vicinanze di q. 329 con posti di osservazione a q. 447 - Cascina S. Vito - sponda destra del rio Salmenega. Il giorno 2, il gruppo si sposta in avanti spingendo ricognizioni fin a prendere contatto col nemico in ritirata. Il battaglione, occupato Cesio Maggiore, provvede al servizio di sicurezza ed invia pattuglie lungo la val Cordevole fino alle ore 15 del giorno 4, quando cessano le ostilità per l'avvenuto armistizio.
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UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA (*). |
N° |
Grado |
Cognome e Nome |
Luogo di nascita |
Luogo e data di morte |
1 |
Tenente |
Luraghi Francesco |
Milano |
M. Ortigara 10-06-1917 |
2 |
S. Ten. |
Accomando Domenico |
Palermo |
Pregasina 13-10-1915 |
3 |
Id. |
Anadei Amedeo |
Salò |
M. Vies 09-12-1915 |
4 |
Id. |
Balatti Giovanni |
Mese |
M. Ortigara 10-06-1917 |
5 |
Id. |
Bollani Luigi |
Ponte Lambro |
M. Vies 16-11-1915 |
6 |
Id. |
Boratto Ludovico |
S. Biagio di Callalta |
M. Vies 08-12-1915 |
7 |
Id. |
Galli Pietro |
Senno (Como) |
Ponale 10-04-1916 |
8 |
Id. |
Marchelli Bartolomeo |
Milano |
M. Cukla 18-09-1916 |
9 |
Id. |
Morassi Riccardo |
Cercivento |
M. Cukla 18-09-1916 |
10 |
Id. |
Pizzi Luigi |
Parma |
M. Vies 08-12-1915 |
11 |
Id. |
Roncareggi Angelo |
Valbrona |
Jezerca 06-11-1916 |
12 |
Id. |
Scala Sergio |
Verona |
M. Vies 08-12-1915 |
13 |
Id. |
Serra Giovanni |
Sampierdarena |
M. Cukla 16-09-1916 |
14 |
Aspir. |
*Noris Michele |
Alzano Maggiore |
Romanterra (per valanga) 09-03-1916 |
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(*) Gli ufficiali contrassegnati con asterisco non figurano numericamente nella colonna dei morti del riepilogo delle perdite, essendo la morte avvenuta in prigionia, o in ospedali territoriali, o durante i turni di riposo del battaglione. |
MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.
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Ufficiali, n. 19 — Truppa, n. 19.
Ufficiali e militari di truppa, n. 42.
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UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE. (1)
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Grado |
Casato e Nome |
Data di assunzione |
Data di Cessazione |
Annotazioni |
Capitano |
Venini Corrado |
24/05/15 |
14/11/15 |
Interinale. |
Ten. Col. |
Campesato Augusto |
15/11/15 |
01/08/17 |
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Capitano |
Vertova Antonio |
02/08/17 |
05/09/17 |
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Id. |
Ghiglione Valentino |
06/09/17 |
24/10/17 |
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Id. |
Crespi Daniele |
25/10/17 |
03/11/17 |
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Id. |
Botti Giuseppe |
04/11/17 |
19/11/17 |
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Id. |
Rean Tiburzio |
20/11/17 |
23/11/17 |
Prigioniero. |
Id. |
Reina Arturo |
23/11/17 |
10/03/18 |
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Maggiore |
Prete Eugenio |
11/03/18 |
al termine della guerra. |
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(1) Il Ten. Col. Moretti Antonio, comandante titolare del battaglione dal 24-05-1915 all'8-11-1915, ha tenuto per tutto il predetto periodo il comando delle truppe alpine di val di Ledro, lasciando quello del battaglione al capitano Venini. |
SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO
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Permanenza in linea
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Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc. |
Dal 24 maggio al 31 dicembre (Val di Ledro: Punta del Cap - Passo di Tramalzo - M. Nota - Regione Traversole - Passo di Bestana - M. Carone - Monte e passo di Guil - Passo della Rocchetta - Punta dei Larici - Cima al Bal - Nodic - Fabbrica di magnesia di Bezzerca - M. Nae - Q. 1352 - QQ. 1572 e 1600 - M. Vies).
Dal 1° gennaio al 7 marzo (M. Vies - M. Nodic).
Dal 15 marzo al 3 settembre (Settore M. Nero: Vrata - Vrsic - Krasji Vrh).
Dal 15 settembre al 14 ottobre (M. Cukla).
Dal 18 ottobre al 31 dicembre (Settore di M. Nero: Vrata - Vrsic).
Dal 1° al 25 gennaio (Settore di M. Nero: Vrata - Vrsic).
Dal 19 marzo al 10 maggio (M. Ortigara - Cima del Campanaro).
Dal 7 al 27 giugno (Pozza dell'Ortigara - Battaglia dell'Ortigara).
Dal 22 luglio al 17 agosto (Cima del Campanaro - Pozza dell'Ortigara - Cima della Campanella).
Dal 22 settembre al 21 ottobre (Cima del Campanaro - Cima della Campanella).
Dal 7 novembre al 31 dicembre (Ripiegamento: Costa Alta - Cima di Val d'Antenne - Casare del Tombal - Valstagna - Roncobello - Sbarramento di S. Marino - Sbarramento di La Grottella: Col Carpenedi - Val Gàdena).
Dal 1° gennaio al 22 marzo (Col Carpenedi - Val Gàdena - Cornone - Vallicella).
Dal 4 al 25 luglio (Col del Rosso - Val Forcella - M. Melago).
Dal 29 ottobre al 4 novembre (Passaggio del Piave al ponte di Molinetto - Valdobbiadene - Colderù - Ponte di Busche - Pez - Cesio - Maggiore).
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Dall'8 al 14 marzo (Ponte Caffaro - Vestone - Vobarno. Trasferimento; Cividale - Jezerca).
Dal 4 al 14 settembre (Jezerca - Log di Cezsoca - Planina Krnica).
Dal 15 al 17 ottobre (Log di Cezsoca - Jezerca).
Dal 26 gennaio al 18 marzo (Jezerca - Magozd - Ponteacco - Reana - Colloredo di Albano. Trasferimento: Primolano - Baita dell'Aja).
Dall'11 maggio al 6 giugno (Malga Moline - Malga Pastori - Cima delle Saette).
Dal 28 giugno al 21 luglio (Busa Fonda di Moline - Rovescio di Cima della Caldiera - Cima della Campanella).
Dal 18 agosto al 21 settembre (Cima della Caldiera).
Dal 21 ottobre al 6 novembre (Cima della Caldiera).
Dal 23 marzo al 3 luglio (Valrovina - Contrada Borgo S. Felice [Vicenza] - Schiavon - M. Bertiaga - La Montagnola).
Dal 26 luglio al 28 ottobre (Sassi - Lupiola - Castigliano sul Brenta - S. Apollinare - Palazzo Neville - Curogna).
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RIEPILOGO |
Linea |
Riposo |
Mesi |
Giorni |
Mesi |
Giorni |
Anno 1915 |
7
|
11
|
/
|
/
|
Anno 1916 |
11
|
14
|
/
|
21
|
Anno 1917 |
7
|
/
|
5
|
5
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Anno 1918 |
3
|
20
|
6
|
18
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TOTALI |
Mesi 29 e giorni 15 |
Mesi 12 e giorni 14 |
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RIEPILOGO DELLE PERDITE |
LOCALITA' E DATA |
BATTAGLIONE |
Ufficiali |
Truppa |
Morti |
Feriti |
Dispersi |
Morti |
Feriti |
Dispersi |
1915 |
Val di Ledro - M. Vies (24 maggio - 31 dicembre) |
6
|
4
|
/
|
25
|
97
|
8
|
Totale anno 1915 |
6 |
4 |
/ |
25 |
97 |
8 |
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1916 |
M. Vies - Nodic (1° gennaio - 8 marzo) |
/
|
1
|
/
|
2
|
13
|
/
|
M. Vrata - M. Vrsic (15 marzo - 3 settembre) |
1
|
3
|
/
|
4
|
39
|
/
|
M. Cukla (15 settembre - 14 ottobre) |
3
|
4
|
/
|
12
|
168
|
3
|
M. Vrata - M. Vrsic (18 ottobre - 31 dicembre) |
1
|
/
|
/
|
3
|
4
|
/
|
Totale anno 1916 |
5 |
8 |
/ |
21 |
224 |
3 |
|
1917 |
Cima del Campanaro - M. Ortigara (19 marzo - 10 maggio) |
/
|
1
|
/
|
1
|
10
|
/
|
Battaglia dell'Ortigara (7 - 27 giugno) |
2
|
11
|
/
|
55
|
403
|
55
|
Zona di M. Ortigara (22 luglio - 21 ottobre) |
/
|
5
|
/
|
11
|
21
|
/
|
Ripiegamento - Sbarramento della val Brenta (7 novembre - 31 dicembre) |
/
|
2
|
22
|
3
|
20
|
524
|
Totale anno 1917 |
2 |
19 |
22 |
60 |
454 |
579 |
|
1918 |
Sbarramento della val Brenta (Col Carpenedi - Val Gàdena - Cornone) (1° gennaio - 22 marzo) |
/
|
2
|
/
|
3
|
10
|
/
|
Col del Rosso - Val Forcella - M. Melago (4 - 25 luglio) |
/
|
1
|
/
|
3
|
29
|
/
|
Totale anno 1918 |
/ |
3 |
/ |
6 |
39 |
/ |
|
RIEPILOGO GENERALE |
Anno 1915 |
6
|
4
|
/
|
25
|
97
|
8
|
Anno 1916 |
5
|
8
|
/
|
21
|
224
|
3
|
Anno 1917 |
2
|
19
|
22
|
60
|
454
|
579
|
Anno 1918 |
/
|
3
|
/
|
6
|
39
|
/
|
TOTALE GENERALE |
13 |
34 |
22 |
112 |
814 |
590 |
|