GEMONA
|
(69a, 70a, 71a e 97a Compagnia)
|
|
All'inizio delle ostilità, il "Gemona" é dislocato con le compagnie 69a, 70a e 71a sulla linea di confine dalla Casera la Veneziana alla forcella Cuel Tarond; la 97a è a Sella di Somdogna, al Kopfach ed al Mittagskofel, col battaglione Val Fella (sottosettore val Dogna - Zona Carnia). Il 26 maggio, mentre riparti della 97a e della 270a del "Val Fella" agiscono rispettivamente in direzione di M. Pipar e della forchia del Cianalot, un nucleo scelto del battaglione punta verso la cresta dei Due Pizzi. Con slancio ammirevole gli alpini riescono a snidare il nemico dal Pizzo orientale, ma ogni ulteriore avanzata è impedita da un profondo burrone inaccessibile, che separa le due cime. Il nucleo, non potendo procedere oltre, a sera ritorna nelle posizioni di partenza. Il 28 maggio un plotone della 71a occupa una posizione sul Filon dei Sclas, trincerandosi. Il 30, alle quattro compagnie del "Gemona" è affidato il compito di mantenere le posizioni tra il Crosadon ed in Due Pizzi, di sistemare la difesa della valle del Cianalot, tra le Tane dell'Orso e M. Pipar, di sorvegliare i passi tra quest'ultimo ed il Mittagskofel e di assicurare l'occupazione della Sella di Somdogna, del Mittagskofel, di M. Carnizza e del Kopfach. Respinti, nei giorni 16 e 17 giugno, due attacchi nemici, gli alpini compiono lavori di fortificazione, metre attive pattuglie mantengono il contatto con l'avversario. Concretata l'azione per la conquista della forchia del Cianalot, alle compagnie 69a e 70a è commesso il compito dell'occupazione della forchia predetta e dell'aggiramento dei Due Pizzi, mentre il "Val Fella" svolge azione dimostrativa verso le qq. 1622 e 1589. Il mattino del 28 luglio, riparti di quest'ultimo battaglione occupano stabilmente le quote, ma l'operazione non può aver inizio a causa delle cattive condizioni atmosferiche. Il 30, dopo il tiro delle nostre artiglierie, la 70a compagnia, con rapido sbalzo, occupa la forchia e punta verso il Pizzo austriaco, mentre la 69a agisce col fuoco, richiamando l'attenzione del nemico. Poco più tardi, la posizione avversaria, investita contemporaneamente dal Cianalot (70a compagnia) e dal Termine n. 7 (un plotone della 69a), cade nelle nostre mani. Sistemate le nuove linee, il battaglione assume la seguente dislocazione: Pian dei Spadovai - Sbocco del rio Cianalot - q. 1889 - Termine n. 7 - Pizzo orientale - q. 2003 - M. Carnizza - Kopfach - Mittagskofel - M. Pipar - Peceit. In concorso all'operazione svolta dal IV corpo d'armata in conca di Plezzo, una colonna della Zona Carnia opera in val Raccolana ed alle truppe di val Dogna viene dato l'ordine di spingere riparti sulle falde orientali del Jof di Montasio, verso la val Seisera, per impedire che l'avversario, rimontando l'alta valle citata, possa cadere sul fianco dell forze che operano nella valle Raccolana. Il battaglione, il 21 agosto, riceve ordine di avanzare con due compagnie (69a e 71a) lungo le falde del Jof e di occupare stabilmente il ciglione del ripiano tra Gelbe Wand e q. 1145, collegandosi con le truppe del Kopfach. Il 22 una forte pattuglia punta verso Barenlahn Scharte per prendere il collegamento con gli alpini che occupano quel passo ed il 23 le due compagnie raggiungono, con rapida avanzata, l'obiettivo assegnato. Il 25, la 71a, lasciato un plotone sulla nuova posizione, si porta sul ciglione a nord di Sorgente, per poi dislocarsi definitivamente nei trinceramenti del Gelbe Wand, del Kopfach e del Forans delle Grave. Respinti due attacchi avversari, il 18 ed il 19 ottobre, il battaglione rimane fino al termine dell'anno nelle posizioni di val Dogna, svolgendo un'attiva sorveglianza a mezzo di pattuglie, nonostante le cattive condizioni metereologiche.
|
|
L'inverno, rigido e nevoso, obbliga gli alpini ad una vita disagiata e piena di pericoli. Il 29 febbraio viene ritirato il posto avanzato del Gelbe Wand a causa delle difficoltà di rifornimento. Segnalata, il 17 marzo, da una nostra pattuglia in ricognizione, l'occupazione dei ricoveri del predetto posto da parte del nemico, nello stesso giorno due plotoni della 71a compagnia si avvicinano inosservati alla posizione e, nelle prime ore del 18, con azione di sorpresa, rioccupare le trincee, mettendo in fuga i difensori. Ai primi di aprile la 97a è assegnata al battaglione "Monte Canin" ed il 21 il "Gemona" passa a far parte del 7° gruppo alpini. Il 23 giugno viene effettuato, in unione a riparto di bersaglieri, un colpo di mano contro le posizioni nemiche di q. 1600 (nord dei Due Pizzi) e di Simelen Wiese. Un plotone della 70a tenta di raggiungere la predetta quota, ma, arrestato da un salto di roccia insuperabile, è costretto a ripiegare. Sei giorni dopo, la 69a compagnia compie un'ardita puntata in fondo val Seisera, riuscendo a distruggere i reticolati sbarranti la valle stessa e portando un vivo allarme nelle trincee nemiche. Il 18 luglio viene tentata la conquista del M. Schwarzenberg, compito affidato alla 69a compagnia ed alla 97a del "M. Canin", mentre la 70a e la 71a concorrono all'attacco esplicando azione dimostrativa. La battaglia dura due giorni, resa difficile dal terreno pressocché inaccessibile e dalle difese accessorie nemiche. I nostri riescono a raggiungere le posizioni avversarie, ma falciati dal fuoco di numerose mitragliatrici, che procurano numerose perdite, sono obbligati a desistere dall'azione. Il 20, la 69a si porta a Pian dei Spadovai, la 70a presidia le trincee delle Tane dell'Orso, del M. Pipar e del Pizzo orientale e la 71a quelle del Kopfach, di Forans delle Grave e del Gelbe Wand. Fino al termine dell'anno non si hanno che azioni di pattuglia, e le truppe lavorano alla costruzione di ricoveri, riprendendo, nel nuovo inverno, la lotta contro la natura e contro gli elementi.
|
|
Il 18 febbraio, il battaglione cessa di appartenere al 7° gruppo ed il giorno seguente la 69a compagnia, da Pian dei Spadovai, si porta in linea al Mittagskofel, al M. Pipar ed al Peceit. Nelle posizioni di val Dogna il "Gemona" trascorre gran parte dell'anno senza partecipare ad alcun fatto d'arme di notevole importanza. Numerose pattuglie mantengono desta l'attività bellica dei riparti, che compiono continui lavori di fortificazione e stradali. Iniziata l'offensiva austro - tedesca, il battaglione resiste agli attacchi sferrati dal nemico durante i giorni 24, 25 e 26 ottobre. La situazione generale obbliga i riparti della Carnia a ripiegare; nella sera del 27 il "Gemona" inizia il movimento, con funzione di retroguardia e per Casare Ciotasot, Cadramazzo e Stazione per la Carnia, raggiunge la sera del 29 Tolmezzo. Passato sulla destra del Tagliamento prende posizione prima sulle colline ad est di Intissans, poi sulla rotabile di Cavazzo Carnico a difesa del ponte Avons. Il 4 novembre giungr l'ordine di ripiegare ancora ed il battaglione, sempre di retroguardia, per M. Tarond, arriva all'alba del 5 a S. Francesco. Un nuovo ordine, però, lo avvia verso M. Pala di Clauzetto, per occuparlo e proteggere il fianco sinistro della divisione che ripiega. Iniziata la marcia, nei pressi di Pielungo è obbligato a sostare, mentre le sue compagnie 69a e 70a vengono impiegate con le truppe del "gruppo Alliney" per respingere il nemico che ha già occupato il paese. Avuto ragione dell'avversario, il battaglione con la 71a e con la compagnia di marcia, si avvia verso Clauzetto col nuovo compito di aprirsi un passaggio a viva forza tra i riparti austro - tedeschi che occupano la valle dell'Arzino. A sera, dopo esser salito sopra M. Pala, punta deciso su Clauzetto, ma il nemico lo occupa stabilmente, precludendo ogni via di ritirata. Decisi di prendere posizione per opporre una difesa ad oltranza, gli alpini si avviano per risalire il M. Pala, ma, giunti a pochi metri dalla cresta, vengono travolti da numerosi riparti avversari, che, approfittando dell'oscurità della notte, li avevano completamente accerchiati. Eguale sorte tocca ai resti delle compagnie 69a e 70a che, ripiegando da Pielungo, sono obbligati a cedere, nei pressi di Inglagna, alla preponderante forza del nemico che aveva già occupata tutta la vallata del Meduna. Il 18 novembre il "Gemona" viene disciolto.
|
|
|
“Per il fulgido valore e la granitica tenacia dimostrata in circostanze difficili, su cime impervie ed in mezzo ad inenarrabili sacrifici, dai battaglioni Fella, Gemona e Canin riaffermanti ognora le virtù guerriere della forte gente friulana. (Carnia, 24 maggio 1915 - 6 novembre 1917)".
(Boll. Uff., anno 1922, disp. 68).
|
|
|
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA (*). |
N° |
Grado |
Cognome e Nome |
Luogo di nascita |
Luogo e data di morte |
1 |
S. Ten. |
Allegre Alfredo |
Milano |
Q. 2003, M. Pipar 02-06-1915 |
2 |
Id. |
Colussi Giovanni |
Venezia |
Val Seisera 19-07-1915 |
3 |
Id. |
Cravero Giovanni Battista |
Brà |
Pielungo 05-11-1917 |
4 |
Id. |
Urbano Alberto |
Margherita di Savoia |
M. Schwarzenberg 18-07-1916 |
5 |
Aspir. |
Boccaccino Giovanni |
Melti |
M. Schwarzenberg 18-07-1916 |
|
(*) Gli ufficiali contrassegnati con asterisco non figurano numericamente nella colonna dei morti del riepilogo delle perdite, essendo la morte avvenuta in prigionia, o in ospedali territoriali, o durante i turni di riposo del battaglione. |
MILITARI DECORATI CON L'ORDINE MILITARE DI SAVOIA.
|
|
SALVIONI FILIPPO, maggiore - cavaliere - Forcella Cianalot, 30 luglio 1915; Alta Val Dogna, 18, 19 e 20 ottobre 1915. |
MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.
|
|
Ufficiali, n. 9 — Truppa, n. 15.
Ufficiali e militari di truppa, n. 20.
|
|
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE
|
Grado |
Casato e Nome |
Data di assunzione |
Data di Cessazione |
Annotazioni |
Ten. Col. |
Salvioni Filippo |
24/05/15 |
19/07/16 |
|
Capitano |
Sansoni Raffaello |
20/07/16 |
03/08/16 |
|
Ten. Col. |
De Negri Giulio |
04/08/16 |
01/06/17 |
|
Maggiore |
Sansoni Raffaello |
07/06/17 |
05/11/17 |
|
|
SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO
|
|
Permanenza in linea
|
Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc. |
Dal 24 maggio al 31 dicembre (Val Dogna: Linea di confine tra Casera di Veneziana e Forcella di Cuel Tarond - Sella di Somdogna - Kopfach - Mittagskofel - I Due Pizzi - Filon dei Sclass - Linea tra Crosadon e I Due Pizzi - Azione contro la forchia del Cianalot e I Due Pizzi - Pian dei Spadovai - Sbocco del rio Cianalot - Q. 1889 - Termine n. 7 - Pizzo orientale - Q. 2003 - M. Carnizza - Kopfach - Mittagskofel - Peceit - Ripiano tra Gelbe Wand e q. 1145 - Ciglione a nord di Sorgente - Kopfach - Forans delle Grave - Pizzo occidentale [Q. 1889]).
Dal 1° gennaio al 31 dicembre (Val Dogna: Riconquista delle trincee del Gelbe Wand - Azione contro q. 1600 - Azione contro M. Schwarzenberg).
Dal 1° gennaio al 5 novembre (Val Dogna. Operazioni di ripiegamento: Casere Ciotasot - Cadromazzo - Stazione per la Carnia - Tolmezzo - Difesa del ponte Avons - M. Tarond - S. Francesco - Pielungo - M. Pala).
|
|
|
|
RIEPILOGO |
Linea |
Riposo |
Mesi |
Giorni |
Mesi |
Giorni |
Anno 1915 |
7
|
11
|
/
|
/
|
Anno 1916 |
12
|
5
|
/
|
/
|
Anno 1917 |
10
|
9
|
/
|
/
|
TOTALI |
Mesi 29 e giorni 25 |
Mesi / e giorni / |
|
|
RIEPILOGO DELLE PERDITE |
LOCALITA' E DATA |
BATTAGLIONE |
Ufficiali |
Truppa |
Morti |
Feriti |
Dispersi |
Morti |
Feriti |
Dispersi |
1915 |
Val Dogna (24 maggio - 31 dicembre) |
2
|
3
|
1
|
38
|
123
|
3
|
Totale anno 1915 |
2 |
3 |
1 |
38 |
123 |
3 |
|
1916 |
Val Dogna (1° gennaio - 31 dicembre) |
2
|
7
|
/
|
58
|
222
|
30
|
Totale anno 1916 |
2 |
7 |
/ |
58 |
222 |
30 |
|
1917 |
Val Dogna (1° gennaio - 27 ottobre) |
/
|
1
|
/
|
8
|
81
|
1
|
Ripiegamento (28 ottobre - 6 novembre) (1) |
1
|
/
|
28
|
6
|
21
|
/
|
Totale anno 1917 (1) |
1 |
1 |
28 |
14 |
102 |
1 |
|
RIEPILOGO GENERALE |
Anno 1915 |
2
|
3
|
1
|
38
|
123
|
3
|
Anno 1916 |
2
|
7
|
/
|
58
|
222
|
30
|
Anno 1917 (1) |
1
|
1
|
28
|
14
|
102
|
1
|
TOTALE GENERALE |
5 |
11 |
29 |
110 |
447 |
34 |
|
(1) I dati delle perdite subite durante il ripiegamento sono incompleti. |