Brigata Volturno

(217° e 218° Fanteria)

Costituita il 23 marzo 1916:
il Comando di Brigata ed il 217° dal deposito del 29° Fanteria; il 218° dal deposito del 15° Fanteria. I due Reggimenti erano stati formati fin dai primi di dicembre del 1915.

ANNO 1916.

       I reggimenti della "Volturno", assegnata alla 10ª divisione, giungono in zona di guerra: il 217° il 16 febbraio ed il 218° il 23 marzo e di dislocano nella zona fra Barazzeto, Meretto di Tomba, Nogaredo di Corno e Plasencis.
     Nei giorni 18 e 19 aprile la brigata parte in ferrovia dalle stazioni di Codroipo e di Pasian Schiavonesco diretta a Bassano, ove sosta fino al 16 maggio, per traferirsi il 17 fra Primolano, Fastro, Carpanè, Cismon e S. gaetano. L'indomani, in ferrovia e su autocarri, inizia il suo trsferimento in Val Leogra, e di qui il 19 invia battaglioni I e II del 218°, per il vallone di Foxi, a rincalzare la difesa di Col Santo ed il III alla occupazione di M. Pasubio. Lo svolgimento delle operazioni in corso colà richiede l'intervento del 217° che riesce a mantenere e a rafforzare l'occupazione che è la seguente: a sinistra il III/218° dal Soglio dell'Incudine alla vetta centrale (q. 2200), al centro il II/217° fra M. Pasubio ed il Corno di Pasubio, a destra il I/217° sul Corno predetto. Il III/217°, giunto la notte sul 20, è di riserva. La brigata passa alla dipendenza della 44ª divisione, meno il comando del 218° ed i battaglioni I e II di esso, rimasti in Vallarsa alla dipendenza tattica del comando della brigata Verona.
     Fino al 24 la "Volturno" reagisce ai vari tentativi di attacco nemici che vengono frustrati. La notte sul 25, il 217°, sostituito dal 71° fanteria, scende al colle di Xomo, dislocando più tardi il suo III battaglione sullo sperone dei Sogli di Campiglia agli ordini del comandante del 219° reggimento.
     La brigata, il 28 maggio, ha ordine di sostituire la "Verona" in Vallarsa, ma nuovi eventi bellici in corso al colle di Xomo, fanno sospendere l'ordine e richiamano in linea il 217°. Il nemico, difatti, era riuscito, il 28 stesso, ad occupare alcune posizioni, tenute dal 219°, a nord dei Sogli di Campiglia fra la valle di Bettale e il pianoro di Maso. Al 217° è perciò affidato il compito di contrattaccare dai Sogli di Campiglia verso il pianoro di Maso per la riconquista della linea perduta. Esso agisce con due battaglioni: il I per il vallone dei Corvi ed il II per il vallone a sud - est dei Sogli di Campiglia; le prime ondate riescono ad occupare la trincea perduta, ma il tiro di reazione è così violento da consigliare un graduale ripiegamento sulle posizioni di partenza. Il 29 l'azione è ritentata dal III battaglione, in concorso con riparti della "Sesia" e della "Sele" e la trincea ripresa, ma un nuovo contrattacco avversario impone, anche questa volta, il ripiegamento. Il 217° ha perduto 26 ufficiali e 662 militari di truppa.
     Intanto il 218° che, come s'è detto, fu il 19 maggio inviato a rincalzare, coi battaglioni I e II la difesa del Col Santo, raggiunge, lo stesso giorno 19, la sella fra M. Spil e M. Testo. Mentre il I battaglione si spinge all'occupazione del piano roccioso fra M. Corno e M. Testo, il nemico attacca in forze da Malga del Cheserle e dalle pendici del M. Spil, ma viene arrestato dal I battaglione, che si accinge a puntare sul Col Santo quando un ordine di ripiegamento ritrae il reggimento ad Osteria alla Streva e Dosso di Parucca, e, più tardi, a Pian delle Fugazze.
     Il 23, essendo stata attaccata l'ala sinistra del 202°, i due battaglioni del 218° sono inviati a Zendri. Quivi giunti distaccano due compagnie per occupare M. di Mezzo che deve essere mantenuto fino all'arrivo dell'86° in marcia da Camposilvano e con i rimanenti riparti presidiano il gruppo roccioso Loner - Focolle, prima che se ne impossessi il nemico. La pressione avversaria sempre intenza obbliga frattanto il 202° a ripiegare dal Parmésan sulla linea principale di difesa, ma la notte sul 24 la 5ª compagnia del 218°, rinforzata da due plotoni della 6ª, ne ritenta l'occupazione: facilitata da una notte buia e burrascosa può raggiungere di sorpressa il monte, ma l'alba permette al nemico di reagire minacciando di aggiramento la comapgnia, che è costretta a ripiegare in ordine sulle case di Pezzati.
     Il 7 giugno i due battaglioni del 218° sono sostituiti in linea dall'80° fanteria ed inviati a Valli dei Signori, ove giunge da S. Antonio in Val Leogra anche il III battaglione che, sino al 31 maggio, ha concorso brillantemente alle operazioni sul M. Pasubio. Il 9 il 218° è trasferito fra Ponteverde e Dolomiti in riserva divisionale, ma dopo due giorni è inviato sul Pasubio e al Palòm di Pasubio a sostituire il 71°, ripassando alla temporanea dipendenza della brigata Verona.
     Il 20 giugno, il 217°, che è rimasto sempre in linea ai Sogli di Campiglia, alle dipendenze tattiche del comando della "Sele" (27ª divisione), coadiuvando, con azioni dimostrative, quelle che la detta brigada ha svolto su Soglio e Tezza della Rasta, è rilevato in linea dall'80° e si trasferisce prima a San Antonio e poi, nei giorni 22, 23 e 24, fra Pian delle Fugazze e Malga del Cornetto quale riserva divisionale.
     Il 26, avuto sentore della ritirata nemica da Vallarsa, il comando della "Volturno", riceve ordine di portarsi, col 217° e col reggimento misto dipendente dal comandante del 71° (un battaglione del 71°, uno del 72° ed uno dell'86°), ad occupare, risalendo la Valle di Foxi, le posizioni di M. Trappola, M. Corno e M. Testo. Appena il 217° arriva all'altezza di Chiesa, un violento tiro d'artiglieria ne rallenta la marcia, che trova difficoltà ancora maggiori in prossimità di Foxi.
     L'avanzata prosegue nella notte sul 27, il 217° deve risalire la Valle di Foxi ed il Boale Zocchi per occupare coll'avanguardia il ciglio delle alture tra M. Testo e M. Corno, in modo da consentire ai battaglioni che seguono su tre colonne la conquista dei monti stessi. Appena l'avanguardia raggiunge la testata del Boale Zocchi è accolta da vivo fuoco di fucileria; sono spinte subito ardite ricognizioni verso i ristretti passi della cinta di roccioni che corona la detta testata, s'ingaggia un violento combattimento contro i difensori che, protetti dalle difese naturali del terreno, reagiscono con fuoco di mitragliatrici e di fucileria e con lancio di bombe e sassi. 
      L'alba sopraggiunta aggrava le critiche condizioni degli attaccanti che, disimpegnandosi gradatamente dalla lotta, ridiscendono il Boale fino alle alture di Foxi, senza perdere il contatto col nemico. Intanto il II/72°, giunto alla testata di Val del Grobe, trova il M. Trappola validamente occupato e lo attacca, ma la reazione avversaria non consente il raggiungimento dell'obbiettivo; sono quindi inviate in suo rinforzo due compagnie del III/217° che, obbligate a sfilare lentamente lungo il Vallone di Foxi sotto il tiro d'interdizione, giungono a destinazione quando il battaglione attaccante ha deciso di raggiungere il proprio reggimento a Foxi, poichè minacciato di aggiramento.
     L'azione è ritentata il 28 giugno; vi concorrono due mezze compagnie del 71° e quattro compagnie del 217°, agli ordini del comandante di questo reggimento; tali riparti risalgono il Boale Zocchi, mentre le truppe laterali tendono al rovescio dei monti Corno e Testo.
     La colonna attaccante raggiunge la testata del Boale e, nonostante la sua critica posizione, la matiene in suo possesso in attesa del momento propizio per il proseguimento dell'azione. Il 29, non migliora la situazione dei riparti laterali, mentre si aggrava quella delle truppe del 217° che, lasciata una linea di posti avanzati dall'altura di q. 1007, sono raccolte a ridosso delle alture del fianco destro della valle di Foxi.
     Cade sul cmapo il comandante del 217°.
     Il 1° luglio il III/217° opera una nuova puntata verso la testata del Boale per mantenersi in vigile contatto col nemico, e sostiene un nuovo combattimento coi difensori annidati fra le rocce.
     Le operazioni in corso sul Pasubio, richiedono l'urgente invio in tale zona di due battaglioni del 217° (I e II) che sono, il 2 luglio, raccolti a Pian delle Fugazze ed inviati il I al Palom per rinforzare le truppe dislocate ivi ed alla q. 2200, il II al Soglio dell'Incudine in riserva. Il comando della brigata è inviato sull'Albergo Dolomiti a disposizione del comandante della 44ª divisione.
     Sul Pasubio opera intanto il 218° destinatovi, come si è detto, fin dal giorno 11 giugno. Il suo I battaglione  inizia il 12 l'avanzata verso la q. 2200 scendendo alle Porte del Pasubio  ed il III appoggia il I spongendosi verso il Cogolo Alto e verso il Coston del Lora.
     I battaglioni, per quanto ostacolati dalle difficoltà del terreno, dalle avverse condizioni metereologiche e dalla reazione avversaria, fanno lievi progressi specie verso il coston del Lora, finchè il 27 giugno, in seguito ai brillanti risultati della nostra controffensiva sull'Altopiano, si decide di attaccare su tutta la fronte del Pasubio.
     I riparti avanzano verso q. 2043 e la "Casermetta difensiva", che sono serrate da vicino; le trincee tolte all'avversario, sono sollecitamente rafforzate, la lotta incalza su tutto il settore, ma il nemico, il 2 luglio, inizia un violentissimo bombardamento che prelude ad un attacco, in vista del quale, sono richiesti due battaglioni del 217°.
     Il 5 luglio alla brigata è concesso un breve periodo di riposo: il I/217° scende a S. Antonio ove è raggiunto, tra il 6 ed il 17, dal III battaglione rimasto sino allora in Valle di Foxi, mentre il II permane al Soglio dell'Incudine; il 218°, meno il III battaglione che resta nelle posizioni del Cogolo Alto fino al giorno 8, si reca a Valli dei Signori ove si trasferisce anche il comando di brigada.
     Il giorno 11 la "Volturno" è rimandata, in autocarri, al Pasubio, ove disloca il 217° fra Cogolo Alto (I) e le Porte di Pasubio (III) ed il 218° fra Corno di Pasubio (I) ed il Passo di Fontana d'Oro (II e III). Il comando si sposta alle Porte di Pasubio.
     Mentre la brugata si accinge a sostituire in linea la "Liguria" un nuovo ordine la traferisce il 15 a Schio, poi a Magrè, ove accampa.
     Il 24 luglio passa a far parte della 32ª divisione e nei giorni 27 e 28 sostituisce la "Cagliari", schierando il 218° nelle posizioni di M. Aralta , Roccolo dei Sogli, e riunendo il 217° a Contrada Alba.
     Dal 4 al 7 agosto rileva la "Ravenna" nelle posizioni di M. Seluggio (218°) e di Val Pòsina, presso Fusine (217°). Dal 12 al 15 essa estende la sua occupazione alla fronte M. dei Calgari, M. Gamonda, che affida al 217°.
     Il 16 il nemico riesce a penetrare in una trincea sulla parte alta del costone di Scatolari, ma con un contrattacco alla baionetta lo ricaccia nelle sue posizioni. Il 24 un riparto del 217°, con ardito colpo di mano, occupa la contrada Galgara. Il nemico, per reazione, il giorno successivo attacca il saliente a sud di q. 1085, tenuto dalle compagnie 9ª e 12ª del 218° e riesce quasi a raggiungerlo, ma anche questa volta è respinto con sensibili perdite, ed uguale sorte ha il suo tentativo operato il 27 contro contrada Galgara. Esso riesce, invece, ad occupare la "Casetta" posta a sud di Laghi, che è ripresa, però, la sera del 29.
     Dal 10 al 12 settembre, allo scopo di assecondare l'azione delle divisioni 27ª e 44ª, la brigata opera dimostrativamente verso le posizioni di Bruschi, Menara, tretti e di q. 1004 e quest'ultima è definitivamente occupata il 25 dello stesso settembre.
     Il 10 ottobre una nostra pattuglia, con azione di sorpresa, occupa il roccioso antistante a q. 1004 e vi si rafforza. Durante i mesi di ottobre e novembre proseguono le azioni dimostrative.
     Il 18 novembre è ricacciata una puntata offensiva eseguita da un riparto nemico che tenta avvicinarsi al posto di Case Tovo, fingendo di essere composto da disertori rumeni.
     Nella notte sul 25 dicembre, allo scopo di assicurare una nuova linea che risponda maggiormente agli scopi tattici del periodo invernale, viene ordinato l'arretramento di quella avanzata, compresa fra le pendici meridionali dei Castelli - M. Seluggio - Strada Riofreddo, su quella: Roccioni a nord - ovest di q. 1004 - Passo della Lazza - Malgarini - Fondo Val Tovo - Costone Penare - q. 1008 (Sogli Bianchi) - q. 776 - C. Forcella - Sperone dei Frighi - Bugni. In questa nuova linea la "Volturno" alterna i suoi battaglioni, esercitando assidua vigilanza e compiendo molti lavori di sistemazione difensiva.

ANNO 1917.

     La "Volturno" permane ancora a lungo sulla consueta fronte, ma nei primi dell'anno la propria attività è paralizzata dall'inverno e dall'abbondante caduta di neve. Essa, sempre vigilante, compie frequenti azioni di pattuglie che hanno lo scopo di tenere il nemico in continuo allarme e di carpirgli dei prigionieri. Sono degne di nota le azioni svolte dai suoi riparti il 12 marzo ed il 1° aprile contro il posto avversario della "Casa senza tetto" sita a nord-ovest di Laghi; esse raggiungono lo scopo di distruggere quell'appostamento molesto alla nostra difesa. 
     Il 22 giugno una grossa pattuglia del 218° si scontra con altra di pari forza presso Balassi. Il conflitto produce perdite d'ambo le parti.
     Dal 10 al 12 luglio il 217° è messo alla dipendenza della 9a divisione e dislocato nei settori di Pòsina ed Astico in sostituzione della brigata Jonio. Il 1° agosto il nemico tenta di sopraffare il nostro posto avanzato di Garioni, ma è nettamente respinto dai riparti in linea. Dal 7 al 9 agosto il 27° cessa dello speciale compito, rientra alla brigata e riprende ad alternarsi col 218°.
     Il nemico, il 17 ottobre, inizia un violento bombardamento su tutta la fronte della brigata e lo prosegue il 18 con pari intensità, lanciando alcuni riparti all'attacco. Una colonna, ammassatasi a nord di Casoni Viosa, si avvicina al ridotto di Sogli Bianchi che è contemporaneamente aggiunto ad ovest da un'altra colonna. La crisi della sostituzione in atto fra riparti dei due reggimenti, ed il fumo prodotto dal bombardamento consentono al nemico di penetrare nel ridotto il cui presidio si difende energicamente, ma deve cedere alla superiorità di forze dell'avversario. Questo, il 19, tenta tre volte di occupare il nostro posto avanzato antistante al passo della Lazza ma è sempre ricacciato.
     Nei giorni dal 21 al 39 ottobre la brigata è inviata fra Contrada Bosco e Contrada Maggiore, meno i quarti battaglioni di entrambi i reggimenti che rimangono in linea nel sottosettore Sella-Gamonda-Calgari per qualche giorno ancora.
     Il 1° novembre due battaglioni del 218° sono dislocati sulla linea di difesa ad oltranza del M. Novegno. Il 6 passano alla dipendenza tattica della 9a divisione il comando di brigata ed il 217°, al quale, pur restando dislocato tra Maglio e Contrada Maggiore, è commessa la difesa della linea arretrata: M. Brazome-Onaro-Villa Velo-Seghe-Schiri-Ca'Forcella, mentre il 218°, dislocato con due battaglioni a M. Novegno, uno nel settore Sella-Gamonda-Calgari, e l'altro a Contrada Bosco, rimane con la 32a divisione. Il 4 dicembre un nuovo ordine invia un battaglione del 217° nel sottosettore Gamonda con la 32a divisione e gli altri tre battaglioni a M. Carriola (12a divisione), ove schierano alcuni riparti sulla Tenaglia Magnaboschi. Dall'11 al 14 dicembre il 218°, meno un battaglione che rimane in linea al Passo della Lazza, è raccolto a Contrada Maggiore (9a divisione) ed il 27 è inviato a Osteria di Granezza (11divisione) dove, sin dal 24, lo hanno preceduto i tre battaglioni del 217° discesi da M. Carriola e Tenaglia Magnaboschi.
     I reggimenti iniziano un periodo di esercitazioni e di riordinamento.

ANNO 1918.

     Il 31 gennaio due battaglioni del 217° sono spostati a Conea Carriola per rientrare a Granezza il 4 febbraio. Dal 10 al 13 di detto mese la "Volturno", meno un battaglione del 217° ed uno del 218° che sono sempre con la 32divisione nel settore Basso Pòsina, sostituisce riparti delle brigate Pavia e Murge nelle linee del Kaberlaba e del Ghelpac. A capo di un mese la brigata, sostituita dalla "Perugia" è inviata fra Marano Vicentino e Zané, ritornando alla dipendenza della 32a divisione.
     In queste località, il 28 febbraio, sono anche discesi a riposo i due battaglioni anzidetti. Il 26 marzo 217° si porta a Contrada Bosco. 
     Nei giorni dall'8 aall'11 aprile la brigata sostituisce, nelle posizioni a lei ben note, la "Acqui": il 217° assume la difesa del sottosettore Novegno rilevandone il 17°; il 218° dà il cambio al 18° nel sottosettore del Basso Pòsina.
     Le brigate si sostituiscono nuovamente dal 20 al 23 maggio.
     Il 16 giugno la "Volturno" è trasportata in autocarri a Castelfranco Veneto, il 17 prosegue per Lancenigo (31a divisione). E' in corso la battaglia del Piave. Essa ha il compito di attaccare nel settore Candelù-Saletto.
     Il 217° s'attesta con due battaglioni all'argine di S. Marco, uno a nord-ovest di Molino Vecchio con obbiettibo Saletto, l'altro ad ovest dell'argine con obbiettivo il tratto dello stesso a ponente di Saletto; il 218° attesta un battaglione a C. Pastori per puntare al "fortino triangolare" e uno a Candelù diretto a C. Armellini. Lo schieramento, per la mancanza di tempo, viene effettuato in autocarri sotto un furioso bombardamento.
     La brigata inizia la sua azione, ma le sue prime ondate cozzano contro un attacco avversario; il combattimento dura, sotto una pioggia dirotta, tre ore. Il 217° investito da forze soverchianti non può avanzare, ma non retrocede a costo di gravi perdite; il 218° raggiunge i reticolati ed impegna una furibonda lotta coi difensori delle trincee retrostanti. Il 18 giugno il nemico riprende il bombardamento che prelude ad un nuovo attacco, il 217° lo previene raggiungendo gli obbiettivi assegnatigli; ma l'accorrere di rinforzi avversari e le perdite subite, specie alla sua ala destra, lo consigliano a ripiegare all'argine di S. Marco. Il 218° intanto resiste, sulle posizioni occupate, alla irruenza del nemico che, vinta la resistenza dei riparti laterali, riesce a penetrare in Candelù, minacciando di aggiramento. Il II/218°, conscio del pericolo, con geniale iniziativa, lancia la sua compagnia di rincalzo ed una sezione mitraglieri sul fianco degli attaccanti, mentre con le rimanenti truppe chiude la falla, arrestando l'irruzione e ricostituendo la linea fra l'argine e la Piavesella, sì che il nemico, rinchiuso in Candelù, viene in parte distrutto ed in parte catturato. Per tre volte esso tenta di riaprirsi il varco, ma altrettante è respinto. Nei giorni seguenti di lotta si localizza intorno ai capisaldi di C. Pastori e di C. Armellini, finchè il 23, avuto sentore dell'inizio della ritirata nemica, la "Volturno", passata alla dipendenza della 23a divisione, avanza, riconquistando l'argine regio coi capisaldi di C. Armellini e Fortino Triangolare e più tardi raggiunge la linea avanzata del Piave, catturando molti prigionieri e raccogliendo una rilevante quantità di armi e materiale. Il 25 giugno è riunita fra Carbonera e Cartiere Reali in riserva di corpo d'armata. Nei giorni 26 e 27 è inviata, per ferrovia, a Marano Vicentino (32a divisione), ove inizia il suo riordinamento. Il 13 luglio il 217° ritorna a Contrada Bosco ed il 17 il 218° si porta a Campo Iolanda. Nella battaglia del Piave essa ha perduto 55 ufficiali e 1579 gregari. Il suo contegno fa meritare la medaglia di argento alle sue Bandiere e la citazione sul bollettino di guerra del Comando supremo.
     Il 16 agosto i reggimenti si scambiano nei rispettivi alloggiamenti. Nei giorni dal 30 agosto al 3 settembre la brigata è inviata nel settore di Arsiero a sostituire la 2a brigata bersaglieri, occupando la linea dei sottosettori Astico e Riofreddo-M. Caviogio. Essa riprende la consueta attività di pattuglie e respinge il tentativo di occupazione del nostro posto avanzato di Barcarola, fatto dal nemico il 14 settembre. Nei primi cinque giorni di ottobre la "Volturno" è sostituita dalla "Acqui" nel settore di Arsiero ed è schierata in quello di Novegno. Il 20 di detto mese, il 218° rileva il IV gruppo alpini nel sottosettore sinistra Pòsina.
     In vista della nostra offensiva in corso, la brigata nei giorni dal 31 ottobre al 2 novembre è sostituita dalla "Pallanza" e dislocata fra Timonchio, Campo Iolanda e Contrada Maggiore. Iniziatosi il ripiegamento del nemico il giorno 2, ha ordine di puntare su Trento, raggiungendo, in un primo tempo, la linea: Rovereto-Sacco-Revian-Pelas e proseguendo, poi, lungo il fondo valle per aggirare sui lati le difese nemiche. Quattro battaglioni della "Volturno", rinforzati da due compagnie mitragliatrici e da un gruppo di artiglieria da montagna, formano la massa di rincalzo: gli altri due battaglioni sono a Serravalle, a disposizione del comando di divisione (32a). Il detto rincalzo, dopo che il IV gruppo alpini, avrà travolta la sistemazione difensiva nemica sulla sinistra dell'Adige e precisamente la linea di Marco, dovrà aggredire le difese esistenti lungo il costone di Zugna Torta e di Costa Stenda ed impossessarsi delle batterie nemiche.
     Il 2 stesso, sfondata la linea avversaria da Marco all'Adige, il 217° avanza su Rovereto ed il II/218° su Costa Stenda.
     Il 3 i riparti della brigata entrano in Rovereto e marciano verso Trento ove giungono verso le ore 22.
     Il 4 tutta la brigata è a Trento: essa prosegue la sua avanzata e raggiunge col 217° Verla e col 218° Pressano, ove trovasi alla conclusione dell'armistizio "Badoglio".
     Il numero dei prigionieri da essa fatto ed il bottino sono rilevantissimi.
 

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

 Alle Bandiere dei reggimenti della brigata Volturno (217° e 218° fanteria).

      “Coi più duri sacrifizi serenamente affrontati, con costanti fulgide prove di ardimento e di fermezza, i loro intrepidi fanti, provati ai più sanguinosi cimenti, fecero baluardo infrangibile contro l'irrompente nemico; lo contrattaccarono successivamente con superbo slancio, dando un valido contributo alla radiosa vittoria. (Piave 17 e 23 giugno 1928)".

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 47).

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 1121 ( 19 giugno 1918, ore 13).

      Nella notte sul 18 e nella giornata di ieri, dall’Altopiano di Asiago al Montello, il nemico ha ripreso l’attacco. Sue azioni parziali vennero nettamente respinte nelle regioni del Grappa e del Montello. Noi eseguimmo puntate sull’Altopiano di Asiago, dove nuclei alleati riportarono parecchie decine di prigionieri e due cannoni, e con incessante pressione accorciammo la fronte dello sbocco avversario a sud della ferrovia di Montebelluna. Le nostre artiglierie con micidiali concentramenti di fuoco non hanno dato tregua alle masse nemiche ferme lungo la linea di battaglia ed in movimento sulle retrovie.
     Sul Piave la mattinata di ieri fu calma, ma nel pomeriggio la battaglia divampò ancora furiosa.
     I nuovi tentativi nemici di passare sulla riva destra da S. Andrea a Candelù furono tutti respinti. Sugli argini del fiume tra Candelù e Fossalta la strenua difesa dei nostri mise a dura prova l’avversario il cui impeto si infranse di fronte all’incrollabile bravura delle nostre fanterie.
     Egualmente intensa, ma su fronte più vasta, la lotta imperversò nel settore Fossalta - sud est di Meolo - nord di Caposile.
     L’avversario, incalzato da noi, si difese disperatamente e ad ogni passo il terreno è stato teatro di epica lotta alla quale gli aeroplani nostri ed alleati hanno contribuito dal cielo colpendo con 15.000 chilogrammi di proiettili e decine di migliaia di colpi di mitragliatrici i vulnerabili bersagli delle truppe nemiche costrette in spazio angusto sulla destra del fiume.
     La 1a divisione d’assalto e la 31a divisione di fanteria, le brigate Volturno (217° - 218°) e Caserta (267° - 268°) hanno ben meritato l’onore di speciale citazione.
     La battaglia continua accanita ed il nemico, pur di conservare qualcuno dei vantaggi iniziali conseguiti, non guarda alle perdite ingentissime che da cinque giorni la nostra fucileria, i nostri cannoni e i nostri aviatori gli infliggono. I prigionieri fatti dall’inizio della battaglia ammontano a 9011; parecchi cannoni e numerose centinaia di mitragliatrici austriache sono restati nelle nostre mani. Il numero dei velivoli abbattuti è salito a 50. Solo due velivoli nostri non hanno fatto ritorno al campo.
     All'elenco glorioso dei reparti citati ieri ad esponente del valore di tutto l’esercito meritano di essere aggiunte fra le truppe della ferrea Armata del Grappa le brigate Como (23° - 24°), Basilicata (91° - 92°); la 3a batteria del 50° artiglieria da campagna e la 61a e 152a batteria da montagna, la quale ultima prese saldo posto nell’eroica schiera che tenne il giorno 15 la difesa del Col Moschin. 

                                                                                                                                           Generale DIAZ.

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
217° Reggimento Fanteria.
1 Colonn. Suarez Eduardo Napoli Vallone di Foxi 29-06-1916
2 Capitano Armellino Angelo Conegliano Veneto Sogli di Campiglia 29-05-1916
3 Id. Dalfino Francesco S. Michele di Bari Id. 
4 Id. Pellegrino Salvatore Villaricca Id. 
5 Tenente Amarena Luigi   Ascoli Satriano Case Molino, Piave 18-06-1918
6 Id. Santoro Giuseppe Vittoria Vallone di Foxi 26-06-1916
7 Id. *Tomei Ernesto  S. Gregorio di Sassola Piovene 18-02-1918
8 Id. Vignale Tommaso  Catanzaro 59a Sez. San. 05-03-1918
9 Id. Vitolo Roberto Napoli M. Testo 27-06-1916
10 S. Ten. Angeli Francesco Cerreto di Spoleto Q. 1004, Cima Angeli 25-09-1916
11 Id. Ardovino Aristide Ponte Cagnano (Montecorvino Rovella) 144° Rep. Somegg. 23-05-1917
12 Id. Bacaloni Emidio Macerata 232° Rep. Somegg. 23-05-1917
13 Id. Battiloro Pietro Napoli  Sogli di Campiglia 29-05-1916
14 Id. Cafiero Vincenzo Napoli Argine Regio, Piave 18-06-1918
15 Id. Caputi Salvatore Bari Sogli di Campiglia 29-05-1916
16 Id. Criscuoli Federico Avellino Id. 31-05-1916 
17 Id. De Peppo Mario Napoli Id. 29-05-1916
18 Id. Magarotto Luigi Vicenza Id. 
19 Id. Pesenti Giuseppe (disp.) Bergamo Candelù, Piave 18-06-1918
20 Id. Ripoli Achille Celico 132° Rep. Somegg. 03-09-1916
21 Id. Scarpari Giuseppe Thiene Sogli di Campiglia 29-05-1916
22 Id. Sola Domenico Castrovillari Id.
23 Id. Todrani Guido  Napoli Id. 
24 Id. Zanardi Scipione Milano 270° Rep. Somegg. 25-07-1917
25 Aspir. Abetini Mario Boiano Val Posina 18-05-1917
Ufficiali morti per malattia.
1 Tenente Berreita Giuseppe ............... Mirabello 15-06-1918 
2 S. Ten. Camona Giuseppe Milano Osp. d. c. 243, Thiene 15-08-1917
218° Reggimento Fanteria.
1 Ten. Col. *Amej Francesco Borgomaro Osp. Milano 16-07-1916
2 Capitano Bavassano Giovanni Alessandria Sez. San., Camposilvano 29-05-1916
3 Id. Cassulo Pietro Capriata d'Orba M. Pasubio 02-07-1916
4 Id. *Tiberi Giuseppe Borgocollefegato Osp. Milano 26-07-1916
5 S. Ten. Altieri Fulgido Pistoia M. Pasubio 12-06-1916
6 Id. Di Tursi Michele Pisticci Id. 02-07-1916 
7 Id. Grande Giovanni Roccamandolfi Candelù, Piave 17-06-1918
8 Id. *Majoglio Giovanni Cremona  Contrada Alba 27-05-1918
9 Id. Mandroni Michele Carovilli M. Pasubio 02-07-1916
10 Id. Sanfilippo Gabrielli Messina Id. 02-07-1916 
11 Id. *Stanga Annibale Binanuova Osp. d. c. 236, 28-06-1918
12 Id. Vona Celestino Roccasecca M. Pasubio 02-07-1916
13 Aspir. Baione Pietro Stigliano Id. 
14 Id. Tocco Santi Palermo Case Minni, Piave 19-06-1918
    

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

217° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello SUAREZ EDUARDO, da Napoli:
   "Sempre alla testa del suo giovane reggimento di reclute, con slancio ammirevole, con sacrifici eccezionali, riconquistava un'importantissima posizione, che teneva saldamente, arrestando l'invasore proprio sull'orlo dell'ultimo baluardo che gli chiudeva lo sbocco nella pianura, irrompendo, poi, vittoriosamente ni Vallarsa, riusciva ad aggrapparsi ed a mantenersi, coi suoi uomini, quasi allo sbocco sull'altopiano, combattendo ininterrottamente contro il tenace nemico ammassato fra le rocce, finchè, proprio quando aveva assolto l'arduo e penoso compito, eroicamente cadeva, fulminato dal piombo nemico. - Valloue di Foxi, 29 giugno 1916".

(Boll. Uff., anno 1916, disp. 59)

 

MILITARI DECORATI CON L’ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

COMANDO DI BRIGATA.

CITTADINI ARTURO, maggior generale - cavaliere- -Carso, Trentino, maggio 1915 - novembre 1916.

NASCIMBENE CLELIO, brigadiere generale - cavaliere - Candelù 17 e 22 giugno 1918.

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO.

217° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 14 - Truppa, n. 7.

218° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 110 - Truppa, n. 120.

MEDAGLIA DI BRONZO.

217° Regg. Fanteria: Ufficiali e militari di truppa, n. 33.

218° Regg. Fanteria: Ufficiali e militari di truppa, n. 226.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

Mag. gen. CITTADINI Arturo, dal 23 marzo 1916 al 5 maggio 1917.
Col. brig. FRANCHI Giulio, dal 6 maggio al 18 agosto 1917.
Col. brig. ROLANDI RICCI Ottavio, dal 19 agosto 1917 all'8 marzo 1918
Brig. gen. NASCIMBENE Clelio, dal 9 marzo al 1918 al termine della guerra.

COMANDANTI DEL 217° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello SUAREZ Eduardo, dal dicembre 1915 al 29 giugno 1916 (caduto sul campo). 
Colonnello BESSONE Ettore, dal 5 luglio 1916 al 31 gennaio 1917.
Ten. colonnello ALINARI Dante, dal 4 febbraio al 31 maggio 1917.
Colonnello SPALLANZANI Guido, dal 1° giugno al 23 ottobre 1917.
Ten. colonnello DE BISOGNO Giuseppe, dall' 31 ottobre al 4 novembre 1917 (interinale).
Ten. colonnello PERRIER Pietro, dal 5 novembre 1917 al 30 gennaio 1918.
Colonnello SCAROINA Edoardo, dal 16 febbraio al 19 giugno 1918 (ferito).
Colonnello SILVESTRI Lamberto, dal 21 giugno al 13 ottobre 1918.
Ten. colonnello ASINARI DI BERNEZZO Eugenio, dal 19 ottobre 1918 al termine della guerra.

COMANDANTI DEL 218° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello GIACCONI Ernesto, dall'8 dicembre 1915 al 22 giugno 1916.
Ten. colonnello AMEJ Francesco, dal 23 al 29 giugno 1916.
Ten. Colonnello GASTALDI Bartolomeo, dal 30 giugno al 2 luglio 1916 (ferito).
Colonnello MARCHIORI Carlo, dal 10 luglio al 13 novembre 1916.
Ten. Colonnello ZAMPIERI Francesco, dal 22 novembre 1916 al 26 maggio 1917.
Ten. colonnello PUGNANI Arturo, dal 4 giugno al 27 luglio 1917.
Ten. colonnello VAQUER Federico, dal 30 luglio all'8 ottobre 1917.
Colonnello CHIARAMELLA Carlo, dal 9 al 19 ottobre 1917.
Ten. colonnello TRIVULZIO Carlo, dal 24 ottobre 1917 al 15 maggio 1918.
Ten. colonnello BREZZA Luigi, dal 16 maggio 1918 al termine della guerra.

 
 
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE.
217° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione.
Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Caberti Achille ...12/15 21/06/16  
Ten. Col. De Bisogno Giuseppe 22/06/16 18/06/18  
Capitano Piatti Ettore 21/06/18 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Ten. Col. Sansone Alberto ...12/15 29/04/16  
Maggiore Barberis Alfonso 30/04/16 05/06/16  
Id. Rossetti Olivo 06/06/16 28/06/16 Ferito.
Id. Donati Francesco 29/06/16 13/08/16  
Capitano Busacca Angelo 14/08/16 12/01/17  
Maggiore Rusconi Giuseppe 13/01/17 23/08/17  
Capitano Cimino Gregorio 24/08/17 21/09/17  
Maggiore D'Arle Federico 22/09/17 08/02/18  
Capitano Bottino Pietro 09/02/18 01/03/18  
Maggiore D'Arle Federico 02/03/18 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Maggiore Spallanzani Guido ...12/15 28/06/16  
Id. Guadagni Carlo 17/01/17 10/02/17  
Ten. Col. Rossi Eduardo 11/02/17 02/05/17  
Id. Spallanzani Guido 03/05/17 09/05/17  
Maggiore Angrigliani Fario Aleardo 28/05/17 22/08/17  
Capitano Pescatori Tito 23/08/17 13/11/17  
Maggiore Selis Vincenzo 14/11/17 al termine della guerra.  
IV° battaglione.
Ten. Col. Benech Evaristo 07/02/17 24/02/17  
Maggiore Penaglia Pietro 22/03/17 06/09/17  
Capitano Buongiovanni Francesco 07/09/17 19/10/17  
Id. Cremese Cesare 20/10/17 07/11/17  
Maggiore Papale Renato 08/11/17 25/01/18  
Capitano Morena Nazzareno 26/01/18 al termine della guerra.  
218° REGGIMENTO FANTERIA.
I° battaglione.
Maggiore Faddei Francesco 08/12/15 08/03/16  
Capitano Martucci Giovanni 09/03/16 02/04/16  
Maggiore Paoletti di Rodoretto Giuseppe 03/04/16 02/07/16 Ferito.
Capitano Martucci Giovanni 03/07/16 15/08/16  
Id. Guadagni Carlo 16/08/16 10/09/16  
Ten. Col. Boris Gabriele 11/09/16 31/12/16  
Capitano Albanello Pietro 01/01/17 03/06/17  
Id. Busacca Angelo 04/06/17 06/07/17  
Maggiore Guadagni Carlo 07/07/17 26/09/17  
Capitano Venturini Domenico 27/09/17 07/11/17  
Ten. Col. Gioja Francesco 08/11/17 21/02/18  
Capitano Astolfi Raoul 22/02/18 24/04/18  
Maggiore Azzi Arnaldo 25/08/18 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Ten. Col. Sodi Guido 08/12/15 02/07/16  
Capitano Ferruzza Alessandro 03/07/16 10/07/16  
Ten. Col. Sodi Guido 11/07/16 02/10/16  
Capitano Amodei Giovanni 03/10/16 15/09/17  
Id. Busacca Angelo 16/09/17 21/02/18  
Maggiore Zappalà Vito 22/02/18 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Maggiore Iannaccaro Carlo 08/12/15 14/06/16  
Capitano Amodei Giovanni 15/06/16 18/06/16  
Ten. Col. Amej Francesco 19/06/16 21/06/16  
Maggiore Albano Umberto 22/06/16 11/11/16  
Capitano Celso Luigi 12/11/16 03/06/17  
Maggiore Albano Umberto 04/06/17 04/11/17  
Capitano Barrocco Francesco 05/11/17 al termine della guerra.  
 

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1916

Dal 19 maggio al 7 luglio (Settore Vallarsa [Vallone di Foxi - Difesa di Col Santo - Sella tra M. Spil e M. Testo - Piano roccioso fra Monte Testo e M. Corno - Ponte di Foxi - Linea Chiesa - Piano - Parmesan - Riva Romini - Osteria alla Streva - Dosso di Parucca - Pian delle Fugazze - Zendri - Monte di Mezzo - Gruppo Loner - Focolle - Tentativo di rioccupazione del Parmesan - Case di Pezzati - Boale Zocchi] - Settore M. Pasubio [Soglio dell'Incudine - Cima Pasubio - Corno di Pasubio - Palom di Pasubio - Q. 2043 - Cogolo Alto - Coston del Lora] - Colle di Como - Sogli di Campiglia).

Dall'11 al 14 luglio (Settore Pasubio [Cogolo Alto - Porte del Pasubio - Corno di Pasubio - Passo di Fontana d'Oro - Soglio dell'Incudine]).

Dal 27 luglio al 31 dicembre (M. Aralta - Roccolo dei Sogli - Contrada Alba - M. Cimetta - Sottosettore M. Seluggio [Val Tovo - Brunelli - Seluggio - Pendici meridionali di M. Seluggio - C. Moli - Scatolari - M. Sogli Bianchi] - Val Pòsina [Fusina] - Bazzoni - Sotto settore M. dei Calgari - M. Gamonda - Bruschi - Tretti - Menara - Q. 1004 - Passo della Lazza - Malgarini - Fondo Val Tovo - Costone Penare - Q. 1008 - Q. 776 - C. Forcella - Sperone dei Frighi - Bugni).

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 27 dicembre (Settore Basso Pòsina [Da Roccioni a Bugui - M. dei Calgàri - M. Gamonda - Val Posina - Sottosettore Sella] Settori Posina ed Astico - Contrada Bosco - Contrada Maggiore - Maglio - M. Novegno - M. Carriola [Tenaglia Magnaboschi]).

 Anno 1918

 Dal 31 gennaio al 3 febbraio (Conca Carriola).

Dal 10 febbraio al 12 marzo (M. Kaberlaba [I e II nervatura] Ghelpae - Buso Boscon - Settore Sella - Gamonda). 

Dall'8 aprile al 19 maggio (Sottosettore M. Novegno - Sottosettore Sogli Bianchi - Monte dei Galgari - M. Gamonda).

Dal 17 al 24 giugno (Settore Candelù - Saletto).

Dal 30 agosto al 4 novembre (Settore di Arsiero [Sottosettore Riofreddo - M. Caviogio - Sottosettore Astico] - Sottosettore M. Novegno - Sottosettore sinistra Pòsina [M. dei Calgari - M. Sogli Bianchi - Montagnola] - Timonchio - Campo Iolanda - Contrada Maggiore - Marco - Costa Stonda - Rovereto - Trento - Verla - Pressano).

 Anno 1916

 Dal  23 marzo al 18 maggio (Barazzetto - Meretto di Tomba - Nogaredo di Corno - Pantianicco - S. Marco - Plasencis - Tomba. Trasferimento a Bassano - Riva - Sant'Eusebio - Pove - Solagna. Trasferimento nella zona di Primolano - Carpané - Cismon - Fastro - San Gaetano. Trasferimento in Val Leogra).

Dall'8 al 10 luglio (S. Antonio - Valli dei Signori)

Dal 15 al 26 luglio (Schio - Magré.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Anno 1917

Dal 28 al 31 dicembre (Osteria Granezza).

 

 Anno 1918

 Dal 1° al 30 gennaio (Osteria di Granezza).

Dal 4 al 9 febbraio (Osteria di Granezza).

Dal 13 marzo al 7 aprile (Zané - Marano Vicentino - Contrada Bosco).

 Dal 20 maggio al 16 giugno (Contrada Bosco - Marano Vicentino. Trasferimento a Castelfranco Veneto - Lancenigo - Piave).

Dal 25 giugno al 29 agosto (Carbonera - Cartiere Reali. Trasferimento a Marano Vicentino - Contrada Bosco - Campo Iolanda). 

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1916

6

27

12

Id. 1917

11

26

/

4

Id. 1918

5

29

4

5

TOTALI Mesi 24 e giorni 22 Mesi 6 e giorni 21
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 215° REGGIMENTO 216° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1916

Settore Vallarsa - Settore M. Pasubio - Colle di Xomo - Sogli di Campiglia (19 maggio - 7 - 11 - 14 luglio).

15

34

4

138

784

327

8

15

1

166

527

6

M. Aralta - Roccolo dei Sogli - Contrada Alba - M. Cimetta - Sottosettore M. Seluggio - Val Posina - Sottosettore M. dei Galgari - M. Gamonda - Bruschi - Tretti - Menara - Q. 1004 - Linea del Passo della Lazza a Bugni (27 luglio - 31 dicembre)

2

5

/

38

153

4

/

4

/

69

243

11

Totale anno 1916 17 39 4 176 937 331 8 19 1 235 770 17
 
1917

Settore Basso Posina - Settori Posina ed Astico - M. Novegno - M. Carriola [Tenaglia Magnaboschi] (1° gennaio - 27 dicembre).

3

5

5

19

68

206

/

2

4

52

164

108

Totale anno 1917

3

5

5 19 68 206 / 2 4 52 164 108
 
1918

M. Kaberlaba - Ghelpac  - Buso Boscon - Settore Sella - Ganionda (10 febbraio - 12 marzo).

1

/

/

5

14

/

/

/

/

5

12

/

Sottosettore M. Novegno - Sottosettore M. Sogli Bianchi - M. dei Calgàri - M. Gamonda (8 aprile - 19 maggio). / 1 / 1 9 / / / / 1 3

/

Battaglia del Piave [Settore Candelù - Saletto] (17 - 24 giugno)

3

14

15

53

279

620

2

21

/

76

370

181

Settore di Arsiero - Sottosettore Sinistra Posina - Marco - Costa Stenda - Rovereto - Trento - Verla - Pressano (30 agosto - 4 novembre)

/

/

/

3

18

/

/

/

/

2

19

/

Totale anno 1918 4 15 15 62 320 620 2 21 / 84 404 181
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1916

17

39

4

176

937

331

8

19

1

235

770

17

Anno 1917

3

5

5

19

68

206

/

2

4

52

164

108

Anno 1918

4

15

15

62

320

620

2

21

/

84

404

181

TOTALE GENERALE 24 64 24 257 1325 1157 10 42 5 371 1338 306

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